Ecofin, ancora nessun accordo sulla vigilanza bancaria unica

Pubblicato il 4 Dicembre 2012 - 15:35 OLTRE 6 MESI FA
Ecofin, slitta accordo su vigilanza bancaria unica. Nella foto il ministro dell’Economia italiano, Vittorio Grilli e quello danese, Bjarne Corydon (Lapresse)

BRUXELLES – Niente accordo sul meccanismo di vigilanza bancaria unico europeo. Ancora una fumata nera all’Ecofin: i 27 ministri delle Finanze europei riuniti a Bruxelles hanno deciso di vedersi di nuovo il 12 dicembre, alla vigilia del Consiglio europeo del 13 dicembre, per cercare di giungere ad un accordo prima del vertice.

Secondo la presidenza Ue, restano ancora aperti diversi problemi che vedono i 27 schierati su posizioni molto diverse: in particolare, la ripartizione dei poteri tra Bce e autorità nazionali, alcuni aspetti del calendario di attuazione, e la divisone tra la politica monetaria e la sorveglianza. ”E’ evidente – sottolinea la presidenza – che ci sia una buona volontà di raggiungere un accordo, ma c’è bisogno di approfondire la discussione”.

Già a giugno, l’Ue aveva deciso che a fine anno avrebbe definito almeno il “quadro tecnico generale” della futura unione bancaria, ma al momento le capitali sono ancora divise e cresce il rischio di uno slittamento.

L’accordo, dato per probabile dal Commissario Ue per il mercato interno e i servizi finanziari, Michel Barnier, porterebbe una ventata di fiducia sui mercati europei. Ma il ministro tedesco Wolfgang Schaeuble ha auspicato che l’intesa non venga raggiunta “sotto la pressione della fretta”. Schaeuble ha avvertito che una vigilanza della Bce allargata anche agli istituti di credito regionali “verrebbe approvata molto difficilmente dal parlamento tedesco” e conclude perentorio: “L’ultima parola non può essere lasciata al Consiglio dei Governatori della Bce”.

Per il ministro italiano Vittorio Grilli l’avvio del meccanismo unico di vigilanza è “essenziale per ripristinare la credibilità dei mercati finanziari, perché siano resistenti e davvero integrati”. Per il titolare dell’economia la proposta della Commissione è equilibrata e seguirla permetterebbe di non fare gli errori che si rischiano quando si è sotto la pressione della fretta. I mercati intanto restano ancora cautamente positivi grazie all’avvio del buyback del debito greco.