Economia: nel 2010 ripresa fragile (+0,7%) per Italia e zona Euro

La zona euro nel 2010 crescerà dello 0,7%, così come l’intera economia dell’ Ue. Questa l’ultima stima resa nota dalla Commissione Ue, che conferma così le sue previsioni dello scorso autunno parlando di “fragile ripresa”. Per quanto riguarda l’Italia  la situazione sarà in linea con la media europea.

A trainare  la ripresa saranno Germania e Francia (entrambe +1,2%), seguite da Olanda (+0,9%), Italia (+0,7%) Regno Unito (+0,6%). Ancora recessione per la Spagna, che chiuderà l’anno con un 0,6%.

«L’economia europea – ha spiegato la Commissione Ue – si sta progressivamente riprendendo, nonostante stia ancora affrontando venti contrari. Il Pil ha ripreso di nuovo a crescere nel terzo trimestre del 2009, mettendo fine alla più lunga e più profonda recessione nella storia della Ue. Le eccezionali misure anti-crisi messe in campo – prosegue l’esecutivo europeo – hanno giocato un ruolo fondamentale nel provocare un’inversione di tendenza». Ma,  sottolineano i servizi della Commissione Ue, «la crescita è rallentata nell’ultimo trimestre 2009» e per questo le previsioni sul Pil 2010 restano invariate allo 0,7% sia per la zona euro che per l’intera Ue. Previsioni su cui comunque continuano a pesare “grandi incertezze”. In particolare «nonostante gli indicatori sulla produzione industriale e sulle vendite al dettaglio siano incoraggianti, restano deboli gli investimenti ed incerte le condizioni dei mercati finanziari».

Per quanto riguarda in particolare l’Italia la Commissione Ue ha confermato che  nel 2010 il nostro paese crescerà dello 0,7%, in media con la zona euro. L’ultima previsione del governo, contenuta nel programma di stabilità, era peraltro dell’1% .

Sempre con riferimento all’Italia la Commissione Ue ricorda come nel 2009 il Pil italiano abbia fatto registrare una “rovinosa caduta” causata soprattutto dal precipitare delle esportazioni e da un netto declino degli investimenti, specialmente nella prima metà dell’anno. Dopo un rimbalzo dello 0,6% nel terzo quadrimestre, si rileva quindi come la crescita del Pil italiano si sia nuovamente contratta negli ultimi tre mesi del 2009, con uno 0,2%.

«Ma gli indicatori che misurano la fiducia dei consumatori e delle imprese – si sottolinea – indicano un rafforzamento dell’attività economica nell’attuale trimestre», che secondo la Commissione Ue dovrebbe portare a una nuova espansione della crescita nei primi tre mesi del 2010. Partendo da questo scenario, Bruxelles conferma per il 2010 «una ripresa moderata», col Pil che si attesterà allo 0,7% a fine anno. Una ripresa – si spiega – «guidata soprattutto da un aumento dei consumi privati e delle esportazioni».

In particolare, i consumi dovrebbero beneficiare di «una minore propensione al risparmio delle famiglie, dovuta alle migliorate condizioni dei mercati finanziari e da un’inflazione contenuta». Le esportazioni, invece, dovrebbero ricevere «un impulso positivo dal rafforzamento della domanda globale». Resteranno invece “contenuti” gli investimenti delle imprese. Tra i principali rischi che gravano su tali previsioni, la Commisione Ue sottolinea «gli effetti ritardati della crisi economica sull’occupazione, che potrebbero impattare negativamente sui consumi privati».

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