EdF-Electricité de France, la principale compagnia elettrica francese socia importante dell’italiana Edison, ha deciso di accantonare 750 milioni di euro per rischi legati alla società di Foro Buonaparte. Secondo il Sole 24 Ore circa il 49% di Edison è in portafoglio di EdF tra partecipazioni dirette e indirette ha un prezzo di carico di 1,65 euro circa (contro quotazioni di oggi sugli 0,87 euro) per complessivi 4,2 miliardi di euro.
Il prezzo di carico potrebbe essere ridotto a 1,4 euro. I soci di A2A, da tempo in contrasto con il gruppo francese, hanno invece in carico a circa 1,54 euro le azioni della società e potrebbero indirettamente avvertire una pressione su questo versante.
«La nostra volontà è di modificare il patto di sindacato su Edison, di farlo evolvere. Le trattative sono in corso e nei prossimi giorni potremo essere più precisi. Per ora, trattandosi di società quotate, non posso dire di più», ha detto Henri Proglio, presidente di Edf.
Ha presentato un bilancio 2010 che prevede accantonamenti per oltre 2,9 miliardi, in larga parte imputabili alle attività negli Stati Uniti (oltre un miliardo) e in Italia (915 milioni). Di questi 200 milioni quantificano, scrive il Sole 24 Ore, “la svalutazione dell’asset Fenice e gli altri 700 e rotti vanno a copertura dei rischi sul mercato italiano”, dovuti «ai margini sul gas in forte calo e alle sovracapacità strutturali amplificate dalla crisi economica e dalla conseguente caduta dei consumi di elettricità». «Anche questi accantonamenti, su cui non possiamo fornire ulteriori dettagli – ha spiegato Proglio – rientrano nel quadro dei negoziati con A2A».