Ripresa? Boom richiesta frigoriferi: sindacati dicono no a straordinari. Il caso Electrolux Ripresa? Boom richiesta frigoriferi: sindacati dicono no a straordinari. Il caso Electrolux

Ripresa? Boom richiesta frigoriferi: sindacati dicono no a straordinari. Il caso Electrolux

ROMA – Si è concluso senza un accordo un confronto chiesto ieri da Electrolux Italia alle organizzazioni dei lavoratori.

Si doveva concordare un piano di straordinari dovuti alla necessità di recuperare ritardi di produzione in segmenti di alta gamma nello stabilimento di Susegana.

C’è un fabbisogno dell’azienda, grazie alla grande richiesta di mercato di modelli di frigorifero evoluti, alle quali occorre dar risposta entro il prossimo settembre.

Per questo c’è la necessità di attivare una linea per sei ore nei prossimi dieci sabati.

Utilizzando circa settanta lavoratori per volta.

I sindacati vogliono più pause o mascherine testate

Secondo fonti sindacali la trattativa si sarebbe arenata con il rifiuto, da parte dell’azienda, di introdurre nella discussione la possibilità di concedere un certo numero di pause aggiuntive.

Questione già introdotta nei giorni scorsi in seguito alle difficoltà di respirazione indotte dall’obbligo imposto dall’azienda di indossare mascherine tipo Ffp2.

I nuovi dispositivi prodotti da Electrolux per attenuare il disagio non sono ancora stati sperimentati.

Questo non consentirebbe ai lavoratori di essere certi sul minore disagio rispetto alle Ffp2.

Gli orari di lavoro supplementari, dunque, nonostante posizioni differenti delle diverse sigle sindacali (più morbide quelle della Fim-Cisl), si faranno solo se la direzione dello stabilimento individuerà un numero di volontari sufficiente a rendere operativa la linea dedicata allo specifico modello di prodotto. (fonte Ansa)

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