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Elon Musk, dubbi dopo l’annuncio del microchip iin un cervello umano da Neuralink, a Genova sono più avanti

Elon Musk, ci si può fidare di lui e del suo microchip installato in un cervello umano dalla sua Neuralink?

Al momento del lancio della notizia,  ha scritto Tony Ho Tran sul Daily Beast, Neuralink non ha ancora rilasciato un comunicato ufficiale e il sito web della società non fa menzione dell’operazione.

Al contrario, lo scienziato italiano Luca Berdondini riconosce i meriti di Neuralink: “In Italia siamo più avanti ma Musk ha tanti soldi e norme che lo aiutano”, ha detto a Luca Fraioli che lo ha intervistato per Repubblica. Berdondini è uno dei fondatori della Neuralink italiana, Corticale, con sede a Genova, start up dell’Istituto italiano di tecnologia.

“La nostra tecnologia è un passo avanti: Musk per impiantare mille elettrodi ha bisogno di 64 dispositivi, il che significa 64 piccoli danni al cervello. Noi con un singolo impianto mettiamo 1024 elettrodi. Ma non abbiamo comunque le risorse economiche di Neuralink”.

Ma Tony Ho Tran incalza. “Data la lunga e sordida storia di Musk fatta di promesse eccessive e di risultati insufficienti, c’è poco motivo di fidarsi di ciò che ha da dire. Neuralink non ha risposto quando è stato raggiunto per un commento.

“Se è vero che l’azienda è riuscita a impiantare con successo un chip in un paziente umano, si tratterebbe in realtà di un altro esempio della tendenza di Musk a fornire risultati insufficienti: l’azienda ha annunciato che avrebbe inserito chip cerebrali negli esseri umani “entro sei mesi” nel 2022. Questo non vuol dire che non sia possibile che la società abbia eseguito con successo l’operazione.

“Tuttavia, vale la pena prendere l’annuncio con le pinze, soprattutto considerando la tendenza di Musk a sopravvalutare le cose. Se l’annuncio fosse vero, l’affermazione di Musk rappresenterebbe una grande pietra miliare per l’azienda, che è stata tormentata da ritardi e controversie sin dal suo inizio”.

Sebbene Musk avesse inizialmente annunciato nel 2019 che Neuralink avrebbe avviato la sperimentazione umana dei suoi chip cerebrali nel 2020, tali studi sono stati ripetutamente ritardati a causa delle approvazioni della FDA.

Nell’agosto 2022, Reuters ha riferito che il miliardario era sconvolto dal fatto che Neuralink fosse stato battuto nei test sull’uomo da numerosi altri concorrenti neurotecnologici come Synchron, che ha impiantato con successo le sue interfacce cervello-computer in un essere umano utilizzando una procedura molto meno invasiva.  
 

 

Marco Benedetto

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