Enav, Garbini: "Taglio a costi e servizi e più produttività"

ROMA – Rilanciare l'Enav in un ''momento difficile'', sia per la crisi che colpisce il trasporto aereo, sia per l'immagine scalfita dalle inchieste giudiziarie. E' l'obiettivo che il nuovo amministratore unico della societa' nazionale dell'assistenza al volo, Massimo Garbini, delinea in un'intervista al Corriere della Sera.

''Il momento e' difficile – sottolinea -: noi ci reggiamo in parte con i contributi dello Stato, che in questo momento deve risparmiare. Dall'altra con gli introiti derivanti dai movimenti degli aerei, in fortissima contrazione. Rispetto a una previsione annuale di un aumento del 5%, a novembre siamo a un -7% rispetto all'anno precedente''.

L'Enav dovra' ridurre i costi: ''E' quanto ci ha chiesto la Commissione, -3% all'anno per i prossimi sei anni''.

Inoltre, prosegue Garbini, ''dobbiamo stare attenti al costo del lavoro, pari al 3% nel 2010: nel prossimo rinnovo serve piu' produttivita'''. Grazie ai contratti di programma 2006-2007 e 2007-2012, aggiunge, all'Enav arriveranno circa ''460 milioni''. Gli organici, afferma, non saranno rimpolpati se non per la ''parte 'core': abbiamo sempre bisogno di 50 controllori all'anno''.

Su TechnoSky, societa' finita nel mirino dell'inchiesta Enav-Finmeccanica, di cui e' stato amministratore, Garbini rimarca di essere stato mandato li' ''a valle di un audit per cose che non andavano'': ''Le irregolarita' le ho trovate io e le ho riferite alla magistratura''.

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