Primo trimestre dell’anno positivo per Enel, con un balzo a doppia cifra dell’utile netto ordinario del 44,2% a 2,2 miliardi di euro rispetto allo stesso periodo del 2023 e dell’Ebitda ordinario a 6,1 miliardi di euro (+11,6%). “Solidi risultati – afferma il direttore finanziario Stefano De Angelis – che confermano l’efficacia delle azioni manageriali intraprese con il Piano strategico 2024-2026 e la resilienza del nostro modello di business in tutti i Paesi di presenza”.
Il debito pro forma scende a 54 miliardi, come annunciato nel Capital market day di novembre 2023, considerando anche le dismissioni ormai in fase di finalizzazione, spiega la società dopo il via libera ai conti da parte del cda presieduto da Paolo Scaroni. L’indebitamento finanziario netto è di 60,69 miliardi (+0,9%) e migliora l’incidenza sul patrimonio netto complessivo, il cosiddetto rapporto debt to equity, pari a 1,26 (rispetto a 1,33 al 31 dicembre 2023). Il risultato netto del gruppo a fine trimestre è di 1,931 miliardi (+86,8%).
Il gruppo energetico guidato da Flavio Cattaneo ha sostanzialmente raggiunto la neutralità dei flussi di cassa (ovvero la generazione di cassa ha coperto investimenti e dividendi). Rallentano i ricavi a 19,43 miliardi (-26,4%), principalmente per “la progressiva discesa dei prezzi nei periodi a confronto, alle minori quantità di energia vendute sui mercati finali, nonché al minor ricorso alla generazione da fonte termoelettrica (-58%). Tali effetti – spiega la società – sono in parte compensati dai maggiori ricavi da vendita di energia prodotta da fonti rinnovabili”.
La produzione a zero emissioni ha raggiunto l’80,7% della generazione totale del Gruppo Enel considerando solo la produzione da capacità consolidata, mentre sale all’82,2% includendo la generazione da capacità gestita. L’ambizione a lungo termine del Gruppo Enel è di azzerare le emissioni dirette e indirette entro il 2040. In particolare, nel trimestre l’aumento di produzione da fonti rinnovabili è stato di 2,8 TWh (+2,8 TWh idroelettrica; -0,7 TWh eolica; +0,7 TWh solare). In relazione, aumenta il fatturato per Enel Green Power (17%), “per effetto delle maggiori quantità prodotte e vendute da fonte idroelettrica e solare prevalentemente in Italia, Spagna e Cile” e in crescita i ricavi anche di Enel Grids (1,2).
Gli investimenti nel trimestre ammontano a 2,58 miliardi, in calo del 10% e concentrati in particolare in Enel Grids (1,31 miliardi, 51% del totale) e in Enel Green Power (907 milioni, 35% del totale). La riduzione rispetto al primo trimestre 2023 è principalmente da ricondurre a una migliore focalizzazione degli investimenti, in linea con le priorità del Piano Strategico 2024-2026, e al sostanziale completamento delle attività nei sistemi di accumulo di energia a batteria in Italia, spiega la società. Tra il 2024 e il 2026, il gruppo ha pianificato investimenti totali lordi pari a circa 35,8 miliardi di cui 18,6 miliardi nelle Reti, 12,1 miliardi nelle Rinnovabili e 3 miliardi nei Clienti, in particolare sul fronte delle offerte.
I risultati del primo trimestre sono in linea con la guidance per il 2024, che viene confermata, e superano le attese del mercato (6,1 miliardi rispetto a 5,7 per l’Ebitda ordinario; e 2,2 miliardi contro 1,8 per l’utile netto ordinario). “Anche nei prossimi mesi, Enel continuerà a perseguire con grande disciplina un’allocazione selettiva del capitale, massimizzando efficienza ed efficacia della gestione, nonché la sostenibilità finanziaria e ambientale – assicura il Cfo – Siamo pertanto fiduciosi di raggiungere tutti i nostri obiettivi per il 2024, inclusa la riduzione del debito netto di Gruppo” e “la conferma della politica di remunerazione degli azionisti”.