Successo per il sustainability-linked bond da 1,75 miliardi di euro in due tranche nel mercato eurobond, lanciato da Enel. Gli ordini per l’emissione rivolta a investitori istituzionali sono stati pari a circa 5,8 miliardi di euro. La nuova emissione prevede l’utilizzo di due Key Performance Indicators di sostenibilità per ciascuna tranche.
“L’esito del collocamento conferma la risposta positiva del mercato al Piano Strategico 2024-2026 e la sua attenzione alla disciplina finanziaria, volta a incrementare il rendimento del capitale investito e a migliorare il profilo creditizio della Società”, ha commentato Stefano De Angelis, Cfo del Gruppo Enel. “Al fine di soddisfare il significativo interesse da parte degli investitori, l’ammontare del collocamento è stato aumentato rispetto all’importo iniziale”.
La prima delle due tranche, spiega una nota di Enel, è da 750 milioni di euro a un tasso fisso di 3,375%, con data di regolamento fissata al 23 gennaio 2024, e scadenza al 23 luglio 2028. Il il prezzo di emissione è fissato a 99,727% e il rendimento effettivo a scadenza è pari a 3,445%; il tasso di interesse rimarrà invariato fino alla scadenza, subordinatamente al raggiungimento congiunto dei Sustainability Performance Target.
La seconda è da 1.000 milioni di euro a un tasso fisso di 3,875%, con data di regolamento fissata al 23 gennaio 2024, e scadenza al 23 gennaio 2035: il prezzo di emissione è fissato a 98,792% e il rendimento effettivo a scadenza è pari a 4,013%; il tasso di interesse rimarrà invariato fino alla scadenza, subordinatamente al raggiungimento congiunto dei Sustainability Performance Target. L’emissione, che ha una durata media di circa 8 anni, presenta una cedola media del 3,66%. Si prevede che il prestito obbligazionario sarà quotato, al momento dell’emissione, sul mercato regolamentato Euronext di Dublino.
L’operazione è stata supportata da un consorzio di banche nell’ambito del quale Banca Akros, Barclays, BBVA, BNP Paribas, BPER Banca, Crédit Agricole CIB, Deutsche Bank, Goldman Sachs, IMI-Intesa Sanpaolo, J.P. Morgan, Natixis, Santander, Société Générale, Unicredit hanno agito in qualità di joint-bookrunners.
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