Nel campo della decarbonizzazione e della transizione energetica verso un futuro più sostenibile, le fonti di energia rinnovabile rivestono un ruolo fondamentale. Per decarbonizzazione si intende la progressiva eliminazione del carbonio, il cui processo dovrebbe trasformare il nostro attuale sistema economico in un modello sostenibile e produttivo che porti all’utilizzo dei fossili, tra i quali ad esempio gas, petrolio e carbone, e all’eliminazione delle emissioni di CO2.
In questo senso, mediante la decarbonizzazione, entro il 2050 dovremmo ridurre fino ad eliminare le emissioni di anidride carbonica, in modo tale da controllare nel migliore dei modi, quindi al di sotto dei 2 gradi, gli effetti del surriscaldamento globale. Quest’obiettivo che si è posta l’Europa è racchiuso nella strategia che prende il nome di Green Deal Europeo, volta ad abbattere le emissioni di CO2 e a contrastare, per l’appunto, l’emergenza climatica.
Come abbiamo già potuto constatare, quindi, il processo di decarbonizzazione è strettamente correlato alla transizione energetica. Gli elementi fondamentali per quanto concerne la riuscita di questo processo sono diversi, ma quelli più importanti sono i seguenti: le energie rinnovabili, l’elettrificazione e la mobilità sostenibile, le comunità energetiche, l’efficienza energetica, l’economia circolare e le infrastrutture di rete. A proposito delle energie rinnovabili, quest’ultime di recente sono state trascinate in particolar modo dall’eolico. Non è un caso che ultimamente gli italiani abbiano cominciato ad adottare le pale eoliche domestiche nelle proprie abitazioni, in modo tale da sfruttare la potenza del vento e generare energia elettrica. Lo scopo entro la fine del decennio è quello di triplicare la capacità globale di produzione di energia rinnovabile. Tuttavia, come concordato alla Cop28, ci sarà la necessità di fare i conti con la carenza idrica. Se all’inizio degli anni 2000 le energie rinnovabili coprivano solo ed esclusivamente il 19% di tutta l’elettricità del mondo, ad oggi questo dato supera il 33%. Mentre nel primo anno del nuovo millennio la produzione elettrica da eolico e solare contava complessivamente 31 Terawattora, le statistiche attuali ci dicono che nel 2023 sono passate dal rappresentare lo 0,2% del mix energetico globale all’attuale 13,4%.
Nelle precedenti settimane tra gli ultimi provvedimenti il più significativo e rilevante è stato senza ombra di dubbio il Decreto rinnovabili, per il quale è arrivato l’ok da parte dello Stato, delle regioni e dei comuni. Ora come ora il provvedimento dovrà essere emanato solo dal ministro dell’Ambiente, dopodiché ci sarà bisogno di circa 180 giorni per definire con maggiore chiarezza la mappa delle aree idonee. Oltre alle potenzialità del Decreto, dovute all’installazione di nuovi impianti di fonti rinnovabili, sono state rilevate anche alcune criticità e alcune polemiche. Tra queste, ad esempio, quelle di alcune associazioni ambientaliste, secondo le quali il suddetto Decreto, essendo piuttosto caotico, potrebbe arrestare la fase di sviluppo delle rinnovabili anziché darle lo slancio che si desidera. L’accordo, infatti, risulta essere retroattivo, inoltre non sembrerebbe proprio tutelare le aree idonee definite nel passato Decreto 199/2021 e i procedimenti autorizzativi già esistenti. Offrendo una grande libertà alle regioni, infine, non lascia spazio a criteri di individuazione omogenei dal punto di vista nazionale.
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