Eni punta ad accelerare il percorso verso le zero emissioni assolute nette scope 1+2+3 con obiettivi di riduzione del 35% entro il 2030 e dell’80% entro il 2040 rispetto al 2018; il 30% degli investimenti dedicati alle nuove energie entro il 2025 e il 60% entro il 2030. Lo prevede il Piano strategico 2022-2025 che il gruppo energetico presenta oggi alla comunità finanziaria.
Eni: migliora politica remunerazione 2022, cedola aumenta
La “forte generazione di cassa operativa, pari a 14 miliardi di euro” di Eni, “supporta un miglioramento della politica di remunerazione nel 2022, con un dividendo complessivo annuale aumentato a 0,88 euro per azione, un programma di buyback da 1,1 miliardi di euro e ulteriori importi per scenari superiori a 90 dollari al barile.
Descalzi: “Verso unica entità per mobilità sostenibile”
“Per velocizzare la transizione e rivolgere un’offerta migliore ai nostri clienti, abbiamo creato una serie di società satelliti dedicate che si affidano alle nostre tecnologie proprietarie, ai nostri efficienti modelli operativi e alle forti alleanze con gli stakeholder”. Così l’Ad di Eni Claudio Descalzi in occasione della presentazione del Piano strategico 2022-205 annunciando che “stiamo riunendo le nostre bioraffinerie, le stazioni di servizio e le attività di ridesharing in un’unica entità dedicata alla mobilità sostenibile”.
Descalzi: “Gas? Disponibili a fornire risorse addizionali”
Descalzi inoltre parlando della guerra in Ucraina, ha detto che il conflitto “ci sta costringendo a vedere il mondo in modo diverso da come lo conoscevamo. Si tratta di una tragedia umanitaria, che ha generato nuove minacce alla sicurezza energetica e alla quale dobbiamo fare fronte senza abbandonare le nostre ambizioni per una transizione energetica equa”, precisando che “siamo in grado di rendere disponibili sul mercato oltre 14 TCF (trillion cubic feet) di risorse addizionali di gas nel breve e medio termine”.