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Eni sbarca in Togo con due blocchi offshore

di Maria Elena Perrero |21 Ottobre 2010 16:29

Eni entra nella Repubblica del Togo con l’acquisizione di due blocchi esplorativi offshore. I relativi contratti di esplorazione e produzione sono stati firmati oggi, 21 ottobre, dal ministro dell’Energia e delle Risorse minerarie Dammipi Noupokou e dall’amministratore delegato di Eni Paolo Scaroni, insieme al direttore generale Eni E&P Claudio Descalzi.

Durante la cerimonia, presenziata anche dal presidente della repubblica del Togo Faure Gnassingbe, è stato illustrato il ruolo di Eni nella valorizzazione delle potenziali risorse di idrocarburi del Paese, così come il modello di cooperazione applicato negli altri Paesi della regione in cui Eni opera da tempo.

La firma dei contratti permetterà a Eni, operatore dei blocchi 1 e 2 con una partecipazione del 100%, di effettuare tutti gli studi necessari per valorizzare l’area situata nel Dahomey Basin, una regione scarsamente esplorata del Golfo di Guinea e confinante a ovest con il Tano Basin, dove si sono già avute significative scoperte e dove Eni è già presente.

Nella regione subsahariana, Eni è presente in Nigeria, Repubblica del Congo, Ghana, Angola, Repubblica Democratica del Congo e Mozambico con una produzione operata complessiva di 450.000 barili di olio equivalente al giorno e un’attività esplorativa in forte crescita. In questa regione, Eni è impegnata anche nella formazione del personale locale e nella realizzazione di alcuni progetti sociali, sanitari, agricoli e di conservazione dell’ambiente anche mediante la produzione di energia elettrica da gas.

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