Eni. Utile netto in calo nel primo trimestre, ma sale produzione idrocarburi

Eni. Utile netto in calo nel primo trimestre, ma sale produzione idrocarburi
Eni (Foto LaPresse)

ROMA – Il primo trimestre 2014 segna un utile netto a 1,3 miliardi di euro per Eni, in calo del 15,6% rispetto al 2013. Sale invece la produzione di idrocarburi, cresciuta dello 0,6% nel primo trimestre 2014 rispetto allo scorso anno. Paolo Scaroni, ad di Eni, ha commentato: “Abbiamo avuto risultati solidi in un mercato difficile”.

UTILE IN CALO, SU PRODUZIONE – La riduzione del prezzo del greggio(-3,9% per il riferimento Brent) e l’apprezzamento dell’euro rispetto al dollaro (+3,7%) hanno pesato sui conti dell’Eni, portando il gruppo petrolifero a chiudere con l’utile netto in calo rispetto all’anno precedente del 15,6%, e  il calo dell’utile operativo adjusted in un -13,7% (-21% quello netto adjusted), mettendo a segno comunque un aumento della produzione di idrocarburi dello 0,6% grazie all’entrata a regime di giacimenti nel Regno Unito e in Algeria.

“RISULTATI SOLIDI, MERCATO DIFFICILE” – Scaroni ha sottolineato:

“L’Eni ha ottenuto risultati solidi in un mercato ancora difficile, grazie al buon andamento di E&P e ai progressi compiuti nei business mid e downstream, in particolare con la rinegoziazione del contratto di fornitura del gas con Statoil. L’outlook 2014 è in linea con quanto previsto, beneficiando del ramp-up dei nuovi progetti e delle azioni di ristrutturazione in G&P, R&M e Chimica in un contesto di perdurante volatilità in Libia e di debolezza della domanda europea”.

L’outlook 2014, scrive l’Eni nella nota che accompagna i conti,

“è caratterizzato da un moderato rafforzamento della ripresa economica globale sulla quale tuttavia pesano le incertezze dovute alla debole crescita in Europa e ai rischi delle economie emergenti”.

Il prezzo del petrolio è previsto rimanere

“su valori sostenuti per effetto dei rischi geopolitici e dei conseguenti problemi produttivi in alcuni importanti Paesi” ma i fondamentali nelle industrie europee del gas, della raffinazione e della chimica rimarranno “deboli”.

In questi settori il management dell’Eni non prevede infatti

“alcun apprezzabile recupero della domanda, mentre la concorrenza e l’eccesso di offerta/capacità eserciteranno una forte pressione sui margini”.

La strategia resta quindi mirata al progressivo riequilibrio economico e finanziario nei settori Gas and power, Raffinazione e marketing e nella chimica grazie al contenimento dei costi, la rinegoziazione dei contratti gas di lungo termine, le ristrutturazioni/riconversioni di capacità e l’innovazione commerciale e di prodotto.

La produzione di idrocarburi è prevista sostanzialmente in linea rispetto al 2013 al netto dell’effetto della cessione dell’interest Eni nella joint venture Artic Russia, le vendite di gas sono previste in leggera flessione rispetto al 2013 anche a causa del clima mite registrato nel trimestre, così come quelle di prodotti petroliferi in Italia e resto d’Europa. Quanto al settore ingegneria e costruzioni il 2014 sarà

“un anno di transizione con un ritorno alla profittabilità la cui entità dipenderà oltre che dalla velocità di acquisizione dalle gare in corso, anche dall’efficace gestione operativa e commerciale dei contratti a bassa marginalità ancora presenti in portafoglio”.

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