Equitalia pignora di meno: aiuto ai contribuenti deboli, sanzioni a chi mente

Equitalia

ROMA –  Pignoramenti più leggeri per contribuenti in difficoltà economica. Sanzioni più dure per chi dichiara il falso nei questionari dello studio di settore del fisco. Queste le proposte di Equitalia per il decreto legge di semplificazione fiscale che sarà presentato venerdì 24 febbraio. L’obiettivo è dare il modo alle imprese morose di non bloccare le attività ed ai semplici contribuenti, con forti debiti fiscali ed un solo stipendio, di ripagare il debito e far vivere la propria famiglia. Allo stesso tempo però l’Agenzia delle Entrate vuole combattere l’evasione fiscale, inasprendo le sanzioni contro chi dichiara il falso che fino a poco tempo fa rischiava solo una multa.

Insomma falsificare un questionario di studi di settore per Equitalia corrisponderà ad un indicatore di possibile evasione fiscale. Il collegamento è stato evidenziato dai blitz della Guardia di Finanza, che hanno notato come i più restii a battere lo scontrino fiscale fossero tra coloro che hanno falsificato i questionari. L’Agenzia delle Entrate per questo motivo ha variato tali questionari, cambiando alcuni degli indici di coerenza economica.

I contribuenti “deboli” invece possono consolarsi: il custode giudiziario dei beni strumentali pignorati nelle aziende o nelle società di artigiani e professionisti sarà lo stesso titolare, che potrà così continuare a lavorare e ripagare il debito fiscale. Nel caso dei privati Equitalia può pignorare un quinto dello stipendio, ma con il nuovo decreto potrà prelevare una percentuale inferiore, di al massimo un decimo dello stipendio. La quota “congelata” dal fisco dipenderà dallo stipendio mensile del contribuente e l’obiettivo è quello di consentirgli di ripagare il proprio debito pur potendo mantenere la propria famiglia.

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