Incentivi antievasori, tetto più alto per ipoteche…: la nuova Equitalia “soft”

ROMA – Incentivi alla fedeltà fiscale e alla trasparenza, contro l’evasione fiscale; riduzione dal 9 al 7% dell’aggio da pagare a Equitalia (ovvero il prezzo che ogni cittadino che ha ricevuto una cartella esattoriale gli paga per il servizio di riscossione); possibilità di allungare le rate per estinguere il debito; ipoteche e pignoramenti solo per chi ha un debito sopra i 20mila euro; interventi mirati di sostegno per scongiurare i fallimenti individuali; un fondo per i rimborsi dei crediti Iva a favore delle imprese. Queste le nuove misure annunciate dal premier Mario Monti durante il suo incontro nell’Agenzia delle Entrate di giovedì e che dovrebbero rendere l’azione di Equitalia meno “cattiva”. Vediamo le misure nel dettaglio:

Incentivi alla fedeltà fiscale Si daranno ai cittadini incentivi in cambio della piena trasparenza fiscale. La linea è quella tracciata dalle misure varate con il decreto di semplificazione fiscale, che riserva alcuni benefici ai professionisti e alle piccole imprese che accettano solo pagamenti tracciabili su un conto corrente dedicato all’attività lavorativa. I vantaggi consistono in una semplificazione degli adempimenti fiscali, ma potrebbero in futuro essere estesi, così come la platea dei soggetti ai quali proporre il “patto”. A chi renderà pienamente trasparente la propria base imponibile, agevolando di parecchio il compito degli ispettori fiscali, potrebbero essere concessi benefici anche più consistenti, come l’accelerazione dei rimborsi fiscali, minori vincoli nella compensazione dei crediti Iva, la riduzione dei termini dell’accertamento delle imposte.

Taglio dell’aggio dal 9 al 7% L’aggio riconosciuto a Equitalia sui debiti fiscali riscossi, attualmente al 9%, potrebbe essere ridotto entro l’anno, senza aspettare il 2013. La norma che consente la riduzione dell’aggio è già prevista dal decreto salva Italia. Il premio riconosciuto alla società della riscossione dovrebbe diminuire per riflettere i reali costi sopportati nella riscossione dei crediti. Anche se Equitalia, controllata al 51% dall’Agenzia delle Entrate e al 49% dall’Inps, non ha oggi grandi margini di profitto nel bilancio, secondo gli esperti ci sarebbe lo spazio per portare il premio, da subito, almeno al 7%. L’aggio è a carico del debitore, a meno che questi non paghi entro 60 giorni, nel qual caso si riduce a circa la metà.

Sanzioni proporzionali al danno fiscale La legge delega introduce un principio nuovo, che rende le sanzioni penali proporzionali ai danni effettivi recati all’erario, il che significa pene più severe nei confronti dei grandi evasori. Nel provvedimento ci sono anche norme di tutela per i contribuenti nei confronti della macchina tributaria. Il raddoppio dei termini dell’accertamento, ad esempio, sarà possibile solo se la violazione viene rilevata prima della scadenza del termine ordinario.

Allargamento delle rate Per facilitare il pagamento delle imposte arretrate il governo e l’Agenzia delle Entrate hanno già previsto l’ampliamento delle possibilità di rateizzazione. Se il debito è inferiore ai 20 mila euro, e non più a 5 mila, la dilazione viene accordata presentando una semplice dichiarazione di difficoltà temporanea nei pagamenti. La rateizzazione vale di norma per 4 anni, ma può arrivare anche a 6 anni. Le rate potranno essere variabili, più basse all’inizio e più alte alla fine, sarà possibile chiedere la rateizzazione di un nuovo debito anche se si ha già un piano di dilazione per altre imposte e lo Stato sarà più tollerante nel caso di mancato pagamento di una o due rate del debito fiscale.

Niente espropri, pignoramenti e ipoteche al di sotto dei 20mila euro di mora I pignoramenti sono già stati molto limitati dagli ultimi decreti del governo. L’iscrizione della garanzia ipotecaria, come del resto l’esproprio, sugli immobili non sono più possibili se il debito fiscale è pari o inferiore ai 20 mila euro (prima la soglia era di 8mila euro di debito). Recentemente sono stati modificati anche i limiti al pignoramento dello stipendio dei contribuenti in arretrato con il Fisco: si potrà congelare non più il quinto, ma una quota variabile tra il decimo ed il quinto dello stipendio. Altra novità in arrivo riguarda la possibilità che l’ipoteca sia iscritta non solo sulla prima casa ma anche sugli altri immobili di proprietà del contribuente in debito con il Fisco.

Fallimenti In arrivo un meccanismo per codificare i crack delle persone fisiche. L’accompagnamento ai fallimenti individuali consentirebbe da una parte una “rivisitazione” del debito con il fisco, e quindi una diversa rateazione, e potrebbe evitare pignoramenti. L’ipotesi avanzata sarebbe quella di consentire a una comitato tecnico l’analisi delle situazioni più delicate e prevedere la possibilità di sospendere eventuali azioni esecutive avviate nei confronti del debitore come pignoramenti e ipoteche.

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