Esenzione canone Rai, problemi tecnici: pioggia di ricorsi

Esenzione canone Rai, problemi tecnici: pioggia di ricorsi
Esenzione canone Rai, problemi tecnici: pioggia di ricorsi

ROMA – Canone Rai, pioggia di rimborsi per problemi tecnici. I problemi si sono verificati lunedì 16 maggio, ultimo giorno utile per inviare l‘autocertificazione e chiedere l’esenzione dal pagamento nella bolletta di luglio. 

Probabilmente a causa dell’alto numero di utenti, il sistema è andato in tilt, spiega Alessandra De Angelis su Investire Oggi, e così il giorno successivo sono iniziati i ricorsi.

In molti hanno anche segnalato problemi di funzionamento anche alla casella Pec (Posta elettronica certificata) dell’Agenzia delle Entrate, strada alternativa per inviare il modulo per chiedere l’esenzione (oltre al plico con raccomandata senza busta e ai sistemi informatici di FiscoOnline e EntraTel).

Spiega De Angelis su Investire Oggi:

 

Intanto ricordiamo che, aldilà dei ricorsi, la seconda scadenza per l’autocertificazione è il 30 giugno 2016: inviare il modulo entro questa data servirà almeno ad ottenere l’esenzione del canone Rai per la bolletta relativa al secondo semestre. L’autocertificazione, avendo valenza solo annuale, andrà poi spedita di nuovo entro il 31 gennaio per il 2017.

 

Peraltro la scadenza del 16 maggio 2016 è stata espressamente riferita solo all’autodichiarazione per il mancato possesso della tv. Ma cosa succede per gli altri casi di esenzione? E’ lecito pensare che le domande possano essere ancora inviate. Dopo il pagamento del canone resta la via del rimborso. Ma come? “Le modalità per rientrare in possesso dei propri soldi dovevano essere indicate dal fisco dopo l’emanazione del decreto attuativo che doveva arrivare il 15 febbraio. Peccato che ancora non c’è”, come ha fatto notare l’avvocato dell’Aduc, Emmanuela Bertucci. Quest’ultima, in mancanza di indicazioni normative, ha consigliato di pagare solo la quota bolletta relativa ai consumi elettrici e quindi di “non pagare la quota di bolletta relativa al canone e inviare contestualmente una raccomandata in duplice copia alle Entrate e alla società elettrica per motivare lo scorporo”.

 

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