ROMA – 400 mila o 65 mila? E’ battaglia di numeri sugli esodati, un pasticcio che coinvolge Elsa Fornero, l’Inps “sfiduciata” dal ministro, la Ragioneria di Stato che controlla la copertura finanziaria…Al di là delle polemiche incrociate e le accuse reciproche, proviamo a fare un minimo di chiarezza proprio sui numeri. Vediamo in dettaglio il confronto di coloro che accedono alla salvaguardia per decreto e andranno in pensione con le vecchie regole (sistema retributivo e uscita anticipata) e la platea complessiva di chi, in teoria, ne avrebbe diritto. Distinguendo voce per voce. Intanto ai 65000 salvati dal decreto corrispondono 390.200 indicati dall’Inps.
Ammessi alla prosecuzione volontaria dei contributi: il decreto ne ammette 10.250, l’Inps ne calcola 133.000
Usciti dal lavoro tra il 2009 e 2011 e ora senza collocazione: il decreto ne ammette 6.890, l’Inps ne calcola 180.000.
Lavoratori in mobilità: il decreto ne ammette 29.050, l’Inps ne calcola 45.000.
A carico dei fondi di solidarietà. Il decreto ne ammette 17.710, l’Inps ne ammette 26.200.
Congedi straordinari per assistere figli disabili. Il decreto ne ammette 150, l’Inps ne calcola 3.330.