L’Esselunga di Bernardo Caprotti è ancora contro Coop. A detta sua ci sarebbe un ‘patto occulto’ tra la Coop Estense e il Comune di Modena ‘ai danni di Esselunga’.
Secondo Caprotti l’accordo segreto sarebbe stato siglato per impedire la costruzione di un supermercato nel pieno centro della città emiliana su un terreno acquistato da Esselunga nel 2001 ma mai edificato per mancanza dei permessi del Comune. Gli accusati negano e tirano in ballo le cause perse nelle aule di giustizia da Caprotti sulla questione.
Domenica prossima ci sarà un annuncio di due pagine su tutti i quotidiani nazionali con la denuncia di Esselunga di ”un certo ostruzionismo da parte di Coop Estense avvalorato peraltro dall’atteggiamento del Comune di Modena che ha intrapreso un’azione di pressione nei confronti di Esselunga per convincerla ad accordarsi con Coop”.
La battaglia tra l’Esselunga e la Coop Estense risale a circa dieci anni fa. Nel marzo del 2000 infatti Esselunga acquistò un terreno in via Canaletto a Modena, pagandolo 24 miliardi di lire, per costruirci un supermercato, come già previsto dal piano regolatore approvato dal Comune. Via Canaletto è un’area molto vicina al centro storico, a soli mille metri dal Duomo.
Qualche mese dopo, febbraio 2001, Coop Estense acquistò una piccola area adiacente al terreno di Esselunga pagandola al prezzo di 23 miliardi di lire (quasi 5 volte superiore a quello pagato da Esselunga) e opponendosi all’apertura del nuovo supermercato. Da quel momento, è stato spiegato, è iniziata un’azione di pressione da parte del Comune di Modena per convincere Esselunga a trovare un accordo con Coop Estense o addirittura a cedere la sua area (circa il 72% del totale) a Coop che detiene neanche il 20%. In mancanza di queste condizioni il Comune di Modena avrebbe annullato il commerciale. Lo scorso 6 luglio, il Comune ha detto che, a causa del mancato accordo tra Coop Estense ed Esselunga, sarà cambiata la destinazione d’uso dell’area da commerciale a residenziale, eliminando cosi’ la possibilità di aprire un supermercato.
IL SINDACO RISPONDE Il sindaco di Modena Giorgio Pighi replica duramente alle accuse del patron di Esselunga, circa il presunto ”patto occulto” o ”accordo nascosto”.
Pighi definisice ”gravi e infondate” le dichiarazioni di Caprotti, e annuncia che il Comune ”si tutelerà nelle sedi giudiziarie che verranno ritenute piu’ opportune”. Una segnalazione – fa sapere una nota – è già stata trasmessa alla Procura della Repubblica ”perché compia i doverosi accertamenti sulle ragioni che hanno portato il signor Caprotti a muovere accuse così gravi e infondate. Al Comune di Modena risulta solo che egli ha perso il ricorso contro l’ Amministrazione comunale sulla vicenda del terreno acquistato da Esselunga. Le espressioni del signor Caprotti – conclude Pighi – diffamano l’immagine dell’Amministrazione comunale e minacciano di ledere ulteriormente la reputazione dell’ente attraverso pagine a pagamento sui giornali nazionali”.
LA REPLICA DI COOP I vertici di Coop Estense giudicano ”inesistente il presunto ‘patto occulto’ con il Comune di Modena volto ad impedire la costruzione di un supermercato Esselunga nella citta”’. Riferendosi alle parole di Bernardo Caprotti, Coop ricorda che ”già dalle anticipazioni emerge la natura diffamatoria di tali affermazioni”. ”Siamo curiosi di leggere – commenta Mario Zucchelli, presidente Coop Estense – se il signor Caprotti se la prenderà anche con quei giudici penali, civili ed amministrativi che nelle cause da lui intentate contro Coop Estense ed il Comune, sino ad ora, gli hanno sempre dato torto. E’ comunque fermo intendimento di Coop Estense tutelare la propria immagine rivolgendosi all’autorita’ giudiziaria”.