Euro in rialzo, oro e greggio crescono

ROMA – Quotazioni in rialzo per l'euro, che recupera parte delle recenti perdite dopo che la fiducia delle imprese tedesche a sorprese e' rimasta vicina ai recenti livelli record. Intanto guadagnano terreno anche petrolio e oro. La divisa unica e' salita di oltre mezzo centesimo a 1,4117 dollari da 1,4048 di ieri, quando era scesa sotto 1,40 per la prima volta da meta' marzo. Recupero anche contro lo yen, a 115,92 da 115,20 di ieri. A trascinare la divisa unica e' stato l'indice di fiducia calcolato dall'istituto Ifo, a maggio a 114,2 dopo il record di 115,4 segnato a febbraio. L'euro resta tuttavia in calo di quasi il 5% rispetto al picco del 2011, segnato lo scorso 4 maggio a quota 1,4940: a indebolirlo, i timori di una ristrutturazione del debito greco che il governo di Atene sta cercando di evitare in tutti i modi. All'indomani del nuovo piano di austerity (e privatizzazioni anticipate) annunciato dal governo greco per sbloccare nuovi aiuti in arrivo da Ue e Fmi, oggi arriva un nuovo allarme da Moody's. Un default della Grecia – secondo l'agenzia di rating – innescherebbe il contagio di altri Paesi dell'eurozona ad alto debito. ''Il persistere dell'incertezza'' sulle sorti della Grecia, secondo Moody's, non fa che aumentare ''la tentazione delle autorita' greche ed europee di fare ricorso a una qualche forma di ristrutturazione del debito, o in altre parole, di consentire un default della Grecia''. Un allarme che, assieme alle minacce di nuovi scioperi in Grecia e la presa di distanza dell'opposizione dalle nuove misure di austerity, tiene in alta tensione i mercati. Lo dimostra il balzo delle quotazioni dell'oro, oggi in rialzo fino a 1.529 dollari l'oncia, ai massimi dallo scorso 4 maggio e a breve distanza dal record di tutti i tempi segnato a 1.557,40 il 2 maggio. Gli investitori intuiscono che la crisi greca si trascinera' e che non se ne uscira' facilmente: l'oro rappresenta il rifugio piu' sicuro contro l'incertezza e le possibili turbolenze, assieme al franco svizzero che dopo il record di ieri oggi tira il fiato (viaggia a 1,2413 per euro). A riaccendere il emrcato delle materie prime non e' solo l'oro, ma anche il petrolio. Il greggio guadagna oltre il 2% a New York a 99,83 dollari, sfiorando la soglia dei 100 dollari, con il dollaro sotto pressione e alcuni studi che hanno rialzato le previsioni sui prezzi dell'oro nero, anche alla luce delle tensioni in Nord Africa e della guera in Libia che frenano l'offerta. Gli analisti di Goldman Sachs prevedono per i prossimi 12 mesi che il Brent salira' a 130 dollari al barile contro la precedente stima di 107 dollari. Morgan Stanley si attende che il prezzo oscillera' in media sui 120 dollari quest'anno per poi raggiungere i 130 dollari nel 2012.

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