ROMA – Tra evasione, elusione, ed altre pratiche illecite, nel 2013, il fisco italiano ha perso per strada circa un terzo del potenziale gettito Iva. Mancano nelle casse dello Stato 47,5 miliardi di euro, pari al 33,6%, del gettito previsto.
Secondo i dati dell’ultimo rapporto della Commissione Europea, nel 2013 il gap italiano sull’Iva è aumentato di oltre un punto, passando dal 32% al 33,6%. Stabile il dato relativo all’Unione Europea che non ha registrato sostanziali miglioramenti rispetto al 2012: il totale dell’imposta sul valore aggiunto persa fra tutti i Paesi è di circa 168 miliardi di euro, circa 15,2% del gettito calcolato.
Tra i 26 Paesi analizzati, 15 hanno segnato dei miglioramenti, fra cui la Lettonia, Malta e la Slovacchia, mentre 11 presentano un’involuzione. A guidare la classifica dei peggiori ci sono Estonia e Italia.