La Fabbrica del Sole di Enel. Un documentario racconta la realizzazione di 3Sun, l’avveniristica fabbrica di pannelli solari che Enel ha realizzato a Catania per l’energia del futuro. Il documentario del filone cosiddetto industriale e dal titolo “La Fabbrica del Sole,” è stato realizzato dall’associazione “Sole Luna-Un ponte tra le culture” e presentato martedì 4 aprile al museo Maxxi di Roma.
Il documentario è stato realizzato da Pierfrancesco Li Donni per questa associazione no profit specializzata in documentari (ne ha 15mila in archivio) che trattano di ambiente, uomo e buone pratiche. Sole Luna, nelle sue realizzazioni ha infatti lo scopo di creare “ponti di conoscenza” e di “proporre valori positivi”.
Alla presentazione hanno partecipato l’amministratore delegato e direttore generale di Enel Francesco Starace, il giornalista e scrittore Duilio Giammaria, il direttore del Maxxi Alessandro Giuli, la presidente dell’Associazione Sole Luna Lucia Venturato Gotti e il regista del documentario.
Starace ha parlato della sua realizzazione. L’ad di Enel ha raccontato di come sia nata l’idea e del fatto che il fabbisogno di energia derivata dal sole sia sempre in crescita. Enel ha anche annunciato la realizzazione di una fabbrica gemella negli Usa. Grazie all’azienda ialiana, questo tipo di tecnologia sta tornando in Italia (e quindi in Europa) dopo anni di “fuga” verso l’Asia e la Cina.
Attraverso la fabbrica, l’Italia si pone come capofila nella transizione energetica. La 3Sun Gigafactory di Enel Green Power, nel 2024 diventerà il più grande impianto produttivo di moduli fotovoltaici bifacciali ad alte prestazioni a livello europeo. Si trova a Catania nel cuore dell’Etna Valley. Grazie a massicci investimenti (600 milioni di euro complessivi, di cui 118 milioni da finanziamenti europei, oltre ai fondi del bando per accedere ai fondi del Pnrr), la Gigafactory aumenterà di 15 volte la sua capacità di produzione passando dagli attuali 200 MW a circa 3GW l’anno di pannelli fotovoltaici.
I lavori di ampliamento sono iniziati ad aprile 2022. Entro settembre 2023 è previsto il completamento del primo step di avanzamento (con 400 MW operativi). La piena capacità operativa verrà invece raggiunta a partire da luglio 2024. A partire dalla fine del 2025 inizierà fra l’altro la produzione dei moduli fotovoltaici in configurazione Tandem, vero punto di svolta tecnologico. Si passerà così da una tecnologia detta a “eterogiunzione” di silicio che è in grado di catturare l’energia sia sulla superficie anteriore che su quella posteriore, ad una nuova generazione. Pannelli solari ancora più efficienti di oltre il 30% grazie alle due celle sovrapposte che consentono di catturare più luce rispetto alle strutture a cella singola. Il progetto del nuovo polo energetico catanese avrà anche delle ricadute positive dal punto di vista occupazionale. Il personale della fabbrica crescerà infatti dagli attuali 200 addetti a mille posti di lavoro tra diretti e indiretti.
La fabbrica sarà completamente sostenibile dal punto di vista ambientale con il riciclo continuo dei materiali usati. Rappresenterà un grosso stimolo per la rinascita e la crescita di una filiera italiana ed europea del fotovoltaico. Con il progetto, ha chiarito l’Amministratore Delegato e Direttore Generale di Enel, Francesco Starace, “dimostriamo nei fatti che è possibile produrre in Italia, e quindi in Europa, pannelli fotovoltaici di ultima generazione e in grado di competere sui mercati internazionali grazie ad una tecnologia innovativa”.
Francesco Starace, durante la presentazione del documentario ha fatto riferimento ai problemi di queste settimane che hanno a che fare sull’approvazione del Pnrr: “Sul Pnrr il capitolo rinnovabili è molto piccolo, perché nel piano le rinnovabili non erano state considerate meritevoli di aiuti, in quanto già competitive. Il ritardo nei permessi, se c’è, non ha a che fare col Pnrr, ha a che fare con lo sviluppo energetico generale dell’Italia. Se sia giusto che non ci fossero soldi per le rinnovabili nel Pnrr non sta a me dirlo, ma ce ne sono pochissimi”.
Starace ha fatto anche riferimento a quanto detto da Renato Schifani. Il presidente della Sicilia ha minacciato di voler bloccare l’istallazione di pannelli fotovoltaici (“qui non ci dà nulla, ne soldi ne posti di lavoro”). Secondo l’ad di Enel “forse Schifani non parlava della fabbrica (di pannelli solari a Catania, n.d.r.), parlava di qualche altra cosa. L’ho visto quando abbiamo fatto l’inaugurazione dello stabilimento a Catania, ed era abbastanza soddisfatto del fatto che in Sicilia ritornasse la tecnologia e si creassero posti di lavoro”. Sulla possibilità che vengano pagate royalties sulla produzione di energia dal fotovoltaico, Starace ha risposto “le centrali idroelettriche che abbiamo in funzione da circa 100 anni pagano dei canoni alle Regioni? Controllate e la risposta la trovate là”.
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