Fabio Panetta sarà il nuovo governatore di Bankitalia. Lo si è appreso mentre è in corso il Cdm che dovrebbe avviare l’iter per la nomina.
Trentaquattro anni in Banca d’Italia, poi molti a Francoforte prima come accompanying person e supplente del governatore e poi, dal 2020, come componente del board, Fabio Panetta torna ora nella sede di Palazzo Koch a Roma nello scranno più alto.
Fabio Panetta, 34 anni alla Banca d’Italia
La nomina a governatore rappresenta così il suggello di una lunga carriera nell’istituto centrale per il banchiere, nato a Roma nel 1959 e divenuto negli ultimi anni il responsabile del progetto per l’euro digitale. Negli ultimi anni spesso si è fatto portavoce dei timori e delle preoccupazioni del comparto bancario e di alcuni settori della politica sugli effetti di alcune scelte normative e di vigilanza da parte delle istituzioni europee.
Laurea con lode a 23 anni all’università Luiss, inizia a Via Nazionale in quella fucina di molti economisti e protagonisti della finanza che è l’ufficio studi di Banca d’Italia dove viene assunto nel 1985. La carriera vede una prima svolta nel 2004 quando l’allora governatore Fazio lo nomina accompanying person consentendogli così di partecipare alle riunioni del consiglio Bce.
Nel 2012 direttore generale con Mario Draghi
Incarico confernato dal successore di Fazio, Draghi, fino a 2012. Nel luglio 2011 diviene Direttore Centrale con il compito di coordinare le attività connesse con la partecipazione della Banca d’Italia all’Eurosistema e l’analisi della stabilità finanziaria.
Nello stesso anno entra nel direttorio come vice direttore generale e si occupa delle delicate vicende delle crisi bancarie. A maggio 2019 la promozione a direttore generale che dura però poco visto che a inizio 2020 entra nel comitato esecutivo della Bce.
Ha tenuto corsi universitari su temi economico-finanziari. Le sue ricerche sono pubblicate in riviste scientifiche internazionali, tra cui l’American Economic Review, il Journal of Finance, il Journal of Money, Credit and Banking, la European Economic Review, il Journal of Banking and Finance, Economic Notes, Moneta e Credito, il Giornale degli Economisti. Ha pubblicato il volume “Il sistema bancario italiano negli anni novanta: gli effetti di una trasformazione” (Il Mulino, 2004). Ha curato (con L. Cannari) il volume “Il sistema finanziario e il Mezzogiorno. Squilibri reali e divari finanziari” (Cacucci, 2006).