Fed sotto accusa in Usa: salva le banche europee

NEW YORK – Fed di nuovo sotto accusa negli Stati Uniti. A puntare il dito contro l'istituto guidato da Ben Bernanke è l'ex vice presidente della Fed di Dallas, Gerald O'Driscoli, che sulle pagine del Wall Street Journal attacca: ''la Fed sta salvando le banche europee, con accordi finanziari bizantini'' che ''alimentano l'azzardo morale e le distorsioni''. Nel mirino di O'Driscoli ci sono gli swap in dollari con la Banca Centrale Europea e altri istituti, operazioni ''non trasparenti che creano problemi in una democrazia''.

L'accusa arriva nel giorno in cui la Bce vede crescere ulteriormente il proprio bilancio a 2.730 miliardi di euro (3.550 miliardi di dollari), ovvero una cifra superiore ai 2.920 miliardi di dollari della Fed (dato relativo alla scorsa settimana).

La Bce e la Fed – afferma O'Driscoli – potrebbero usare altre modalità per elargire prestiti: l'istituto di Francoforte potrebbe prestare direttamente euro alle banche, che potrebbero acquistare dollari sui mercati dei cambi. La Fed potrebbe invece concedere prestiti direttamente alle divisioni americane delle banche europee.

''Le due banche centrali sono invece impegnate in queste procedure'', gli swap, ''perché ognuna delle due ha bisogno di una foglia di fico. La Fed è imbarazzata dalle rivelazioni dei fondi concessi alle banche straniere in precedenza, e non vuole il debito di banche non americane nel proprio bilancio. La Bce è intrappolata in una situazione politica e legale ancora maggiore'', aggiunge O'Driscoli, secondo il quale ''la Fed non ha l'autorità per salvare l'Europa. Gli swap sono accordi che alimentano l'azzardo morale e creano distorsioni. La non trasparenza degli swap rappresenta un problema in una democrazia''.

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