Federconsumatori: “Manovra aggrava il crollo delle vendite”

ROMA, 23 SET – ”Una catastrofe annunciata quella dei consumi. Il crollo delle vendite al dettaglio registrato a luglio del -2,4% (rispetto a luglio 2010) e’ gravissimo”. Cosi’ Federconsumatori e Adusbef commentano il dato diffuso dall’Istat e avvertono: ”Quello che ci preoccupa maggiormente, pero’, e’ che tale contrazione e’ destinata a peggiorare ancora, aggravata dalle geniali manovre del Governo che si abbatteranno ulteriormente sul potere di acquisto delle famiglie con ricadute stimate, a regime, in ben 2.031 euro annui a famiglia”.

”Una cifra improponibile, che per di piu’ si aggiunge all’inarrestabile crescita di prezzi e tariffe”, proseguono le due associazioni, evidenziando che ”di questo passo ci stiamo avvicinando pericolosamente ad una caduta dei consumi del 4-5%, che avra’ conseguenze drammatiche per le famiglie e per il Paese”. Secondo i consumatori e’ quindi ”indispensabile ed urgente l’avvio di interventi all’insegna dello sviluppo, che traggano le risorse dove ce ne sono in abbondanza, colpendo in particolar modo il vergognoso fenomeno dell’evasione”.

I numeri preoccupano anche le altre associazioni di consumatori. Secondo il Codacons il dato ”dimostra come alzare l’Iva in questo momento significhi essere incapaci, incompetenti ed irresponsabili. Se, infatti, scendono persino le vendite di prodotti a domanda rigida come gli alimentari e quelle della grande distribuzione, dove i prezzi sono piu’ bassi, significa che i consumi sono ormai alla frutta e che l’aumento dell’Iva sara’ il colpo di grazia finale alle famiglie gia’ ridotte sul lastrico che fanno la fame”.

”Una stangata che, se per la famiglia media Istat da 2,5 componenti sara’ pari a 244 euro, per una famiglia di 3 persone sara’ di 290 e per una di 4 tocchera’ i 385 euro, in barba all’ennesima promessa tradita di questo Governo di voler aiutare le famiglie numerose”, conclude il Codacons. Anche per l’Adiconsum il dato Istat ”conferma la pessima condizione in cui si trova l’economia italiana”.

”Siamo purtroppo di fronte ad una crisi strutturale che va affrontata con interventi strutturali che facciano riprendere i consumi e quindi la produzione di beni e servizi e quindi l’occupazione”, osserva il segretario generale dell’associazione Pietro Giordano che propone: ”Lo Stato venda almeno parte dei suoi beni immobili che hanno costi di manutenzione enormi e persegua fermamente l’evasione fiscale tassando i patrimoni degli evasori. E’ necessario inoltre che si abbassino le aliquote fiscali sulle buste paga liberando risorse economiche per i consumi e si taglino le accise sulla benzina”.

”Spero che ora sia chiaro che non abbaiavamo alla luna quando di recente abbiamo manifestato la nostra contrarieta’ all’aumento dell’Iva”, ha ribadito il presidente di Confesercenti Marco Venturi, commentando il dato Istat sulle vendite al dettaglio che a luglio ”vanno indietro registrando un -0,1% che rappresenta il peggior dato del 2011, che diventa -2,4% rispetto al luglio 2010”. ”I conti pubblici devono tornare, ma insistiamo nell’invocare tagli drastici alla rappresentanza istituzionale, non solo al Cnel, agli sprechi ed agli abusi sulla spesa pubblica”, sottolinea Venturi.

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