Fiat, accordo con Suzuki per il motore diesel

TORINO – Dopo i colloqui con la famiglia Suzuki, guidata dal presidente Osamu, la Fiat e la casa giapponese hanno raggiunto un accordo per l'utilizzo del motore diesel 1600 cc Multijet.

Lavora su più fronti l'amministratore delegato del Lingotto, Sergio Marchionne, che ha scelto questa volta il Brasile come sede dei consigli di amministrazione di fine luglio sui conti del secondo trimestre della Spa e di Industrial.

La collaborazione con Suzuki, che da due anni ha un'alleanza strategica con Volkswagen, prevede l'utilizzo da parte del costruttore giapponese del motore Powertrain a partire dal 2013 su un nuovo modello che sarà assemblato in Ungheria.

Tra le due società ci sono già rapporti di collaborazione, sempre in Ungheria, per la Fiat Sedici e la Suzuki Sx4. La casa torinese fornisce inoltre motori 2.000 cc diesel per la Sx4 e ha concesso la licenza dello Small Diesel Engine 1.3 MultiJet da 75 e 90 CV attualmente prodotto in India da un'azienda del Gruppo Suzuki.

Il motore diesel 1600 verrà prodotto da Fiat Powertrain nello stabilimento di Pratola Serra (Avellino) e questo – sottolinea l'Ugl campana – permetterà di aumentare i giorni lavorativi nello stabilimento ormai da tempo in paralisi.

Marchionne, che a Torino affronta in un incontro con il vicepresidente della Commissione Ue Antonio Tajani i problemi dell'impatto degli accordi commerciali in discussione con Giappone e India e le prospettive del comparto dell'auto, continuerà a fare la spola nelle prossime settimane tra l'Italia e gli Usa.

Volerà poi in Brasile, dove il 25 e 26 luglio si terranno per la prima volta i consigli di Fiat Industrial e Spa che esamineranno i conti del secondo trimestre e del primo semestre 2011.

In Brasile, mercato sempre più centrale per la Fiat dopo l'alleanza con Chrysler, la casa torinese è leader con 66.800 unita' tra auto e veicoli leggeri, pari a una quota del 22,3 per cento, davanti alla Volksvagen che ha effettuato 62.222 consegne (20,7 per cento).

Un anno fa il cda di luglio si era tenuto a Detroit. Una scelta che sembra rispondere all'idea di una Fiat a più teste (Torino, Detroit, Belo Horizonte e l'Asia), più volte richiamata dai vertici del Lingotto in occasione delle polemiche sulla futura sede del gruppo.

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