Camusso a tutto campo da Fazio: “In Italia serve un cambio di governo. E una discussione su Fiat con Marchionne”

La certezza di un cambio politico in Italia ”potrebbe essere una prospettiva positiva per il Paese”. Lo afferma il neo segretario generale della Cgil, Susanna Camusso. ”In un Paese l’incertezza politica è sempre un problema – spiega Camusso intervistata da Fabio Fazio nel programma Rai ‘Che tempo che fa’ – ma penso che la certezza politica che abbiamo avuto negli anni alle nostre spalle sia stata un grande danno per il Paese, perché è stata una certezza di politica di attenzione alle questioni private e di disattenzione al paese. Allora forse una certezza che dica ‘si cambia’ potrebbe essere una prospettiva positiva per il Paese”.

‘”Ora è difficile capire cosa succederà: è evidente – prosegue Camusso rispondendo a Fabio Fazio registrando il programma negli studi Rai di Milano – che c’è una maggioranza che si sta lentamente sgretolando, ma non è una maggioranza che non c’è più. E’ evidente che è iniziata la fine di una stagione, ma non è necessariamente una fine rapida”. Secondo il neo segretario generale della Cgil ”ora bisogna provare a ricostruire un’agenda che rimetta i problemi veri e le cose da fare come tema fondamentale di questo Paese”.

Il piano industriale Fiat. Con l’amministratore delegato della Fiat, il neo segretario generale della Cgil vorrebbe discutere ”di cosa è davvero questo piano industriale”, poi si potranno anche affrontare i problemi ”degli stabilimenti e dei turni”. ”Il problema è discutere davvero con le organizzazioni sindacali: non può essere che ognuno di noi – risponde Camusso – stacca un bigliettino e gli chiede se per qualche minuto ci può vedere e ci dice delle cose. Io riparto da qui: Discutiamo davvero cosa è questo piano industriale, vogliamo sapere cosa c’è dentro questo piano e che prospettive ci sono, poi ci potranno essere anche l’organizzazione degli stabilimenti e i turni…” conclude in neo segretario generale della Cgil.

Italia e produttività. ”In Italia si è fatta una quantità di ore di cassa integrazione – aggiunge Camusso in riferimento alla lamentela di Marchionne che in Italia Fiat non fa nemmeno un euro di utile – che in altri Paesi, dove Fiat produce, come Polonia e Brasile, non sono state fatte. Non conosco aziende che, avendo fatto tanta cassa integrazione, contemporaneamente abbiano anche prodotto utile”.

”Vorrei chiedergli – dice Camusso rispondendo ad una domanda di Fabio Fazio – se il tema non sono i modelli Fiat, che in Europa, tolta la Cinquecento, riesce a vendere poco altro. Sono i modelli che fanno della Fiat un’azienda che non riesce a stare sul mercato o sono le ricadute sul lavoro? Il primo problema – prosegue il neosegretario della Cgil – è che c’è un sistema Paese che non fa nulla per attrarre investimenti e produzione industriale: su questo Marchionne ha assolutamente ragione, ma perche’ si scarica questo sulle pause dal lavoro di 10 minuti e sui lavoratori da 1.200 euro al mese?” conclude Camusso.

Le congratulazioni di Marchionne. Uno nota polemica riguardo all’amministratore delegato della Fiat: le sue congratulazioni per l’elezione di Camusso a segretario generale della Cgil ”sono state mandate a Detroit”, ha detto ironicamente la stessa Camusso. ”Ho letto le dichiarazioni di Marchionne” sulla recente elezione ”e che ha annunciato di avermi mandato” le congratulazioni: ”Forse le congratulazioni – risponde Camusso ad una domanda di Fabio Fazio – le ha mandate a Detroit e ha sbagliato indirizzo, perché non ne abbiamo trovato traccia”.

La proposta: un tavolo di governo. Infine la proposta: per sbloccare la vicenda Fiat il segretario generale della Cgil chiede che il governo avvii ”un tavolo” e che la Fiat incontri tutte le organizzazioni sindacali. ”Noi non abbiamo un’attitudine agli incontri separati – afferma Camusso rispondendo ai giornalisti a margine della registrazione del programma – quindi non stiamo rivendicando un incontro della Cgil con la Fiat”. ”Noi continuiamo a pensare due cose che sarebbe bene – spiega il neo segretario generale della Cgil – che il governo apra un tavolo” sulla questione Fiat ”chiamando tutti a discutere sul futuro di questo piano e che, se la Fiat incontra i sindacati, incontri tutte le organizzazioni di categoria” conclude Camusso.

Gestione cookie