Fiat, Camusso: 'Marchionne rispetti impegni come fa in Usa'

ROMA – ''In America Marchionne ha preso impegni e li ha rispettati. Faccia lo stesso qui: ci dica cosa c'e' nel piano, cosa vuol fare dell'Italia, che ruolo vuole riservare a questo Paese nell'internazionalizzazione dell'azienda''. Per Susanna Camusso, segretario generale della Cgil, le parole dell'amministratore delegato della Fiat ''non sono chiare'', e quindi ''i dubbi sul disimpegno restano''.

''Negli Stati Uniti c'era un piano industriale, sostenuto dal governo, e che ha dato risultati'', rileva Camusso, intervistata da Repubblica e Stampa. ''In Italia non si conosce il piano industriale dell'azienda e non c'e' un governo con un ruolo di sostegno e di controllo. Qui Marchionne ha fatto solo promesse: negli Usa le fabbriche producono auto, qui solo cassa integrazione''.

''Nessuno ha mai pensato che la politica dell'internazionalizzazione sia sbagliata, ma vorremmo conoscerne i termini e discutere di politica industriale, tenendo a mente che il rilancio di un'azienda non e' in contrapposizione con i diritti delle persone che vi lavorano'', sottolinea Camusso. ''Se Fiat manterra' i suoi impegni, noi faremo la nostra parte su turni e produzione, come gia' fatto molte altre volte''.

Per la leader della Cgil lo spazio per il negoziato potrebbe esserci. ''A un certo punto l'azienda, che finora ha sempre operato per rotture, deve decidere se vuole avere una relazione positiva o no'', afferma. ''Dovrebbe fare delle proposte, mostrare di discutere. Noi aspettiamo''.

In merito alla causa sulla newco, ''sono convinta che sarebbe meglio trovare soluzioni sindacali, non giudiziarie. Pero' – aggiunge Camusso – abbiamo anche proposto tante volte all'ad Fiat di voltare pagina. Mai nessuna risposta''.

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