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Fiat, Marchionne conferma i target, ma in Italia: “rallentamenti per crisi”

di Emiliano Condò |8 Giugno 2012 18:48

VENEZIA, 08 GIU – ”Non c’e’ alcuna ragione di ampliare i target”. Lo ha affermato Sergio Marchionne che ha confermato gli obiettivi 2012. ”La nostra rete di produzione e’ a disposizione di qualsiasi costruttore. Ho dato la disponibilita’ a Mazda. Siamo pronti a fare qualsiasi cosa serva a utilizzare i nostri stabilimenti” ha aggiunto Marchionne. L’ad ha spiegato che non e’ ancora stato deciso quale stabilimento potrebbe essere utilizzato.

”Il nostro piano investimenti e’ rallentato a causa della crisi, dobbiamo aspettare. Ma quanto deciso per Mirafiori e’ confermato”. Lo ha detto l’amministratore delegato di Fiat, Sergio Marchionne, a margine del Consiglio per le Relazioni Italia-Usa.

Essere fuori dall’Eurozona, difesa dalla crisi. ”Il maggiore meccanismo di difesa contro la potenziale scomparsa dell’euro ce l’abbiamo gia’ in Fiat-Chrysler perche’ la maggioranza dei ricavi e degli utili di Fiat e di Industrial e’ fuori dall’Eurozona. Quindi quello che abbiamo perso nelle operazioni in Europa sara’ molto meno significativo nel contesto della nostra organizzazione globale”. Lo ha detto Sergio Marchionne rispondendo ai giornalisti.

”La differenza – ha spiegato l’ad della Fiat – e’ che in America c’e’ domanda, quindi c’e’ un mercato che sta crescendo e che si sta risanando mentre in Europa stiamo arrivando esattamente all’opposto. Sono cinque anni di seguito che il mercato dell’auto sta scendendo e non ha niente a che fare con l’investire in modo nuovo. Noi rispondiamo al mercato quando ci sara’ una ripresa”.

Mercato auto, nessun miglioramento. ‘Non ci sono segnali di miglioramento sul mercato italiano dell’auto. Quest’anno arriveremo a 1,4 milioni di auto vendute, mentre nel 2007 erano 2,1 milioni. Quindi siamo al 40% in meno”. Cosi’ l’ad della Fiat, Sergio Marchionne, ha risposto ai giornalisti.

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