Montezemolo: “L’Italia è sull’orlo del baratro”

BARI, 6 OTT –   ”Serve un progetto di ampio respiro, popolare e liberale, che recuperi lo spirito degli anni del primo dopoguerra e che abbia come pilastri crescita e solidarietà. L’Italia è sul ciglio del burrone, il meccanismo del ‘tutti contro tutti’ ha superato l’argine della politica e sta investendo la stessa società civile. Non possiamo permettercelo. Dobbiamo tutti immediatamente abbassare i toni. Questa volta rischia di saltare il banco”. A lanciare l’allarme è il presidente di ‘ItaliaFutura’, Luca Cordero di Montezemolo.

”Il rischio Grecia esiste – assicura – bisogna salvare l’Italia dal rischio default. Il rischio Grecia esiste – sottolinea Montezemolo – solo perché il Paese non riesce, neanche davanti a un pericolo mortale, a reagire in maniera coesa”.   Intervenendo all’inaugurazione della sede pugliese di ‘ItaliaFutura’, fortemente voluta anche dall’economista Nicola Rossi, il presidente della Ferrari osserva come ”ognuno di noi”, debba contribuire ”avendo chiare le proprie responsabilita’ e mantenendo comportamenti e toni appropriati, al ruolo di classe dirigente”.

Per Montezemolo nessuna categoria sociale puo’ chiamarsi fuori perche’ i mali italiani non sono tutti nella politica. A questo proposito, il presidente di ‘ItaliaFutura’ ricorda la tragedia di Barletta, dove le donne travolte dal crollo della palazzina lavorano in nero in uno scantinato pericolante.

”C’è una sola priorità ora – conclude – salvare l’Italia dal rischio default. Pretese di autosufficienza, narcisismi personali e partite di potere non ci interessano anzi, ci hanno profondamente stancato. Ora calmiamoci tutti. Abbiamo il dovere di dare all’estero l’immagine di un Paese che riesce ancora a fare quadrato”.

”Se le tante eccellenze civiche riusciranno a mettersi insieme e a darsi fondamenta solide allora potranno dialogare in maniera paritetica con la parte sana della politica. Una sfida molto più complessa, difficile e profonda di una discesa in campo individuale”.

Montezemolo si rivolge dunque a tutte le persone che si rendono conto della situazione in cui versa l’Italia e anche a coloro che ”nei due principali partiti di maggioranza e di opposizione stanno cercando di far emergere messaggi di ragionevolezza e pragmatismo”.

”A queste persone – assicura – ‘ItaliaFutura’ guarda con grande attenzione e senza pregiudizi. Il lavoro da fare è immenso e le condizioni dell’Italia non consentono a nessuno di anteporre ambizioni personali o velleità di autosufficienza al bene comune. Il Paese non ha bisogno di ‘partiti dei padroni’, né di altre alchimie tecnocratiche o elitarie, ma di un grande movimento popolare, trasversale a tutte le componenti della società”.

”Chi deve scendere in campo – conclude – è l’Italia con le sue mille eccellenze e soprattutto i tanti giovani che possono determinare con il loro impegno diretto il proprio futuro. Questo è l’unico governo dei migliori di cui vale la pena parlare”.

Montezemolo, a questo proposito, ricorda come ‘ItaliaFutura’ abbia già fatto proposte concrete offrendole al Parlamento come emendamenti alla manovra nella convinzione che e’ tempo di tornare a discutere dei problemi del Paese nei luoghi istituzionalmente adeguati. ”Non e’ possibile – sottolinea il presidente della Ferrari – che le sedute della Camera diventino di interesse pubblico solo quando si discute di mandati di arresto e autorizzazioni a procedere”. Inaugurando la sede pugliese della sua associazione, un progetto nato con la collaborazione dell’economista Nicola Rossi, Montezemolo ricorda le proposte di ‘ItaliaFutura’: uguaglianza per i giovani davanti al lavoro; una patrimoniale per lo Stato; un contributo di solidarieta’; un’imposta sulle grandi fortune; lotta all’evasione fiscale.

”Dobbiamo poi mettere in moto un gigantesco piano di rilancio dell’immagine internazionale dell’Italia – afferma Montezemolo – le condizioni per un cambiamento vero ci sono perche’ si e’ fatta strada nel Paese la consapevolezza che stavolta si vince o si perde tutti insieme. Le vie di fuga individuali non sono più praticabili”.    ”La crisi – conclude – ci obbliga a tornare comunità. Per questo il cambiamento e’ davvero possibile. Ciascuno di noi deve rendersi disponibile (per quello che sentira’ di potere o di dover fare) a partecipare al lavoro di ricostruzione lungo e difficile che sta per iniziare. ‘ItaliaFutura’ certamente già lo è”.

Per quanto riguarda Fiat, Montezemolo ha detto: ”La rottura tra Fiat e Confindustria non può che addolorarmi moltissimo, professionalmente e personalmente”.

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