Fiat, Opel, Magna/ Ha vinto la logica della politica. E i politici sono gli stessi in tutto il mondo. Fiat Battuta dalle esigenze elettorali dei tedeschi

La logica della politica ha prevalso. E la logica della politica è quella elettorale, della conta dei voti, della ricerca dei consensi: una visione a breve termine, per forza di cose.

Lo confermano le cose dette a Berlino, nella notte tra venerdì e sabato, subito dopo l’annuncio ufficiale che alla casa automobilistica italiana Fiat era stato preferito il produttore di parti di auto Magna. I tedeschi hanno preferito il consorzio del produttore di componenti d’auto, l’austro-canadese Magna, alleata alla russa Sberbank, alla Fiat.

Magna si trasforma in un nuovo gruppo con cinque milioni di vetture all’anno e punta – con l’aiuto della Gaz – sui mercati russo e dell’ex Unione sovietica. Secondo le informazioni piu’ recenti, alla Magna andra’ il 20% della Opel, alla Sberbank il 35%, alla Gm rimarra’ il 35%, mentre i dipendenti prenderanno il 10%.

In apparenza lo stesso risultato che si sarebbe avuto con Fiat, cinque milioni di auto, con in più i vantaggi per i lavoratori e lo Stato  tedesco. In realtà la sconfitta di una visione strategica per l’industria dell’auto europea.

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