Fiat, Opel/ Termini Imerese, sciopero e blocco stradale per il timore di chiusura

La preoccupazione per il futuro dello stabilimento di Termini Imerese ha portato a un nuovo inatteso sciopero dei lavoratori della Fiat e dell’indotto, dopo quello attuato lunedi’ scorso alla ripresa della produzione dopo un periodo di cassa integrazione. Giovedì mattina il consiglio di fabbrica della Fiat si e’ riunito a inizio turno e ha deciso un’ora e mezzo di astensione dal lavoro, che allo scadere e’ stata prorogata di un’altra ora.

La stessa decisione e’ stata assunta dai dipendenti delle numerose aziende dell’indotto. Gli operai hanno bloccato il raccordo che collega l’area industriale a Termini Imerese e all’autostrada. La protesta si lega alle ultime notizie sulle trattive del Lingotto in Germania per l’aquisizione di Opel, con un piano che secondo fonti sindacali prevede il ridimensionamento di siti italiani della Fiat, in particolare Termini Imerese e Pomigliano.

“La Fiat va internazionalizzata, ma non a spese dell’Italia e soprattutto di Termibni Imerese. Siamo molto determinati e il consiglio di fabbrica ha deciso all’uninamita’”, ha detto Vincenzo Comella, segretario regionale della Uilm, il sindacato Uil dei metalmeccanici. “Saremo a Torino alla manifestazione di giorno 16 e chiediamo che il governo convochi subito un tavolo con l’azienda”, ha aggiunto Comella.

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