Fiat. Sos degli operai di Pomigliano: busta paga ‘da fame’

Buste paga alla mano, un gruppo di operai della Fiat di Pomigliano D’Arco chiede una ”maggiore sensibilità sull’emergenza economica dei lavoratori” da parte dell’azienda e del Governo.

Alla voce per la quattordicesima si fa il confronto con gli anni passati: ”Ognuno di noi ha percepito dai 60 ai 100 euro di quattordicesima tranne quei pochi addetti che hanno lavorato di più, e che hanno percepito anche 200 euro. Nulla rispetto agli anni passati, quando a luglio la stessa voce era piena: 506 euro, e in busta paga figurava anche il premio di produzione, e lo stipendio non era quello della Cig straordinaria. Il Governo non ha fatto nulla per garantire ai lavoratori un po’ di ristoro, e l’azienda si è divisa gli utili da sola”, spiegano.

Gli operai del Vico fanno presente che per loro non è maturata neanche la tredicesima, che scatta se le tute blu hanno lavorato almeno la meta’ delle ore previste in un mese. ”Siamo alla fame – dice Antonio Carotenuto, sposato, 3 figli, l’ultimo dei quali ha solo due mesi – a luglio la mia busta paga è di 478 euro, il mese scorso era di 550, e non ho redditi alternativi a questo. E non ho potuto contare neanche sui corsi di formazione regionale per il sostegno al reddito, in quanto in quel periodo il mio primo figlio, di 10 anni, era ricoverato in ospedale, e mia moglie, incinta, doveva restare a casa con il secondo, di appena 3 anni. Non sono stato agevolato per dover accudire il mio bambino”.

Andrea Allocca, che lavora al reparto logistico di Nola dice: ”Marchionne rivendica la partecipazione ‘attiva’ degli operai. Dice che noi dobbiamo sentire ‘nostra’ l’azienda. Abbiamo dimostrato un grande senso di responsabilità, e ci piacerebbe che ci ritenesse parte ‘attiva’ anche in occasione delle divisioni degli utili, per ridare dignità agli operai”.

Umberto Cesareo, da 21 anni in lastrosaldatura, ha incassato 1.200 euro, ”ma con gli assegni familiari”, ha sottolineato: ”Ho quattro figli e una moglie. E per non aver pagato una mensilita’ dell’affitto di casa, che ammonta a 450 euro, ora sono in causa con il padrone dell’appartamento, che mi ha intimato lo sfratto”.

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