Finanziara da 9 miliardi, presentato il maxiemendamento

finanziariaLa Finanziaria 2010 sarà di 8,9 miliardi di euro. È stato presentato, infatti, il maxiemendamento alla manovra in commissione Bilancio della Camera che fa aumentare di quasi un miliardo la somma totale rispetto alle ultime stime. L’emendamento si compone di un solo articolo con 250 commi. Confermato il pacchetto welfare, il patto sulla salute, il codice per le autonomie e la distribusione dello scudo fiscale per 3,9 miliardi di euro.

Per quanto riguarda le altre risorse: 250 milioni arriveranno dalla vendita di beni demaniali e un miliardo dall’accordo con le province di Trento e Bolzano, che dà loro maggiore autonomia a fronte di un minore trasferimento da parte dello Stato. Altri 48 milioni arriveranno dal codice delle autonomie e 200 dai fondi Fas, infine 350 milioni dalla voce rivalutazione terreni. Arrivano la cedolare secca al 20% sugli affitti ma solo per L’Aquila e in via sperimentale, le risorse per l’inizio dei lavori del ponte sullo stretto di Messina, il turn-over al 100% per polizia e vigili del fuoco, e le risorse per Roma capitale da reperire attraverso la dismissione degli immobili della Difesa.

Cancellate invece le norme per i rimborsi di azionisti e obbligazionisti Alitalia, la possibilità da parte dei Comuni di rimborsare le ronde e le risorse per il termovalorizzatore di Acerra.

Il maxiemendamento conferma che in caso di sanità in rosso ci sarà per le regioni interessate l’incremento dello 0,15% dell’Irap e dello 0,30% dell’Irpef. L’aumento scatterà con l’accertato verificarsi, in sede di verifica annuale, del mancato raggiungimento degli obiettivi del piano di rientro, con conseguente determinazione di un disavanzo sanitario.

Nel maxiemendamento è entrato il decreto legge varato dal governo che contiene il taglio dell’acconto Irpef che i contribuenti devono versare a novembre.

Tra le misure che sono saltate ci sono anche le risorse dei conti dormienti delle polizze vita a favore del fondo indennizzi per i risparmiatori vittime di frodi finanziarie e la proroga sino al 31 dicembre 2015 delle concessioni demaniali marittime. Non figurano più neanche la relazione al Parlamento sullo stato di attuazione degli accordi di Basilea 2, l’incremento di 3 milioni di euro per il funzionamento dell’Agenzia per la sicurezza nucleare.

Saltano gli sgravi per le banche che hanno sottoscritto la moratoria per i debiti delle piccole e medie imprese.

Il numero dei consiglieri comunali viene ridotto del 20% e viene anche stabilito che il numero massimo degli assessori comunali è determinato in misura pari a un quarto del numero dei consiglieri e il numero massimo degli assessori provinciali è determinato in misura pari a un quinto del numero dei consiglieri. Il maxiemendamento conferma il taglio per il contributo ordinario agli enti locali: per gli anni 2010, 2011 e 2012 in misura pari, rispettivamente, a 1, 5 e 7 milioni di euro per le province e a 12, 86 e 118 milioni per i Comuni.

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