Tagli al fisco “agevolato”, oppure altre tasse. Partita da 20 miliardi

ROMA – La foresta di bonus, detrazioni, riduzioni, esenzioni che va sotto il nome di agevolazioni fiscali dovrà essere tagliata per assicurare una copertura finanziaria alla riforma fiscale in cantiere. Stiamo parlando di un ventaglio di agevolazioni che riguarda, in misura più o meno elevata, tutti: dal bonus per installare un pannello solare, all’esenzione dell’Ici sulla prima casa, dalla detrazione della visita dal dentista, alla riduzione dell’Iva per i libri, dal mutuo agevolato del coltivatore diretto, allo sconto fiscale per chi ristruttura il tetto, il capannone o la soffitta di casa. Prima, però, da quei 160 miliardi di euro rappresentati dal totale di queste agevolazioni fiscali devono saltar fuori le risorse per ridurre l’indebitamento netto dello Stato come imposto dall’Europa e come previsto dalle conseguenti manovre estive. Non dovesse trovarsi un accordo per ottenere i 4 miliardi subito, dal 2012, i 16 dal 2013 e i 20 dal 2014, interverrà la scure dei tagli lineari (cioè validi in percentuale per tutte le agevolazioni senza discrimine tra privilegi conclamati e misure ad alto valore sociale). La dead line scatterà  il 12 settembre del 2012: da quel momento, in assenza di un disegno complessivo e armonizzato, ci sarà una riduzione del 5% di tutti i bonus del 2012 e del 20% del 2013.

La lista delle tax expenditures (le agevolazioni fiscali) alla fine del censimento affidato al tavolo tecnico del mondo dell’economia e delle professioni (32 sigle tra associazioni di categoria e sindacati, Cgil esclusa) conta ben 600 voci. Tecnica è la diagnosi su numeri e consistenza delle agevolazioni; tutta politica la terapia da adottare attraverso la scelta di quali agevolazioni mantenere in vita intatte e quali rimodulare o eliminare. Ad esempio, l’esenzione per gli assegni per il mantenimento dei figli: è una misura sociale supportata anche da tutela costituzionale. Oppure, la deduzione dell’Irap per ridurre il cuneo fiscale (differenza tra i costi sostenuti per l’assunzione di un dipendente e il reddito netto effettivamente percepito da quest’ultimo): per i rappresentanti delle imprese è decisivo che questo provvedimento venga classificato non più come “misura che alleggerisce il carico impositivo sulle imprese” ma come “misura a rilevanza generale per il rafforzamento delle attività produttive”. Oppure, ancora, le deduzioni fiscali delle rendite catastali sulla prima casa o la deduzione forfettaria sui canoni di localizzazione: misure invise a Confedilizia che vuole almeno riconosciute le detrazioni per spese sostenute dai proprietari di case locate.

Vediamo allora le voci più importanti che comportano una spesa superiore al miliardo di euro annuale, chi ne beneficia e di quanto.

Detrazioni per redditi di lavoro dipendente, pensione e assimilati: 37, 7 miliardi, riguarda 28,3 milioni di contribuenti, per un valore procapite di 1300 euro.

Iva ridotta al 10 per cento: 25,5 miliardi annui. Iva ridotta al 4 per cento, 14,6 miliardi annui.

Detrazioni per familiari a carico: 10,5 miliardi annui, riguarda 11,8 milioni di contribuenti, per un valore procapite di 892 euro.

Deduzioni contributi obbligatori:  4,8 miliardi di euro, riguarda 12 milioni di contribuenti, per un valore procapite di 415 euro.

Riduzione del cuneo fiscale: 4,4 miliardi di euro, riguarda 1,1 milioni di contribuenti, per un valore procapite di 3936 euro.

Esenzione Ici abitazione principale: 3,4 miliardi di euro annui.

Deduzione della rendita catastale dell’abitazione principale: 3 miliardi di euro annui, riguarda 24,2 milioni di contribuenti, per un valore procapite di 126 euro.

Detrazione delle spese mediche: 2,5 miliardi di euro annui, riguarda 14,1 milioni di contribuenti, per un valore procapite di 166 euro.

Detrazione del 36% e del 41% sulle ristrutturazioni edilizie: 1,9 miliardi di euro annui, riguarda 4,8 milioni di contribuenti, per un valore procapite di 410 euro.

Esclusione dall’imponibile degli assegni per il mantenimento dei figli: 1,9 miliardi di euro annui, riguarda 4,3 milioni di contribuenti, per un valore procapite di 452 euro.

Imposta sostitutiva nelle operazioni del settore del credito: 1,7 miliardi di euro annui.

Detassazioni premi di produttività: 1,5 miliardi annui.

Deduzione forfettaria sui canoni di locazione: 1,3 miliardi di euro annui, riguarda 3,6 milioni di contribuenti, per un valore procapite di 375 euro.

Esenzione da imposta sulle assicurazioni e i contratti vitalizi: 1,2 miliardi di euro annui.

Prelievo ridotto sull’acquisto della prima casa: 1,1 miliardi di euro annui, riguarda 0,32 milioni di contribuenti, per un valore procapite di 3546 euro.

Detrazione del 55% sulle spese di riqualificazione energetica: 1,1 miliardi di euro, riguarda 0,75 milioni di contribuenti, per un valore procapite di 1455 euro.

 

 

 

 

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