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Fisco, dirigenti decaduti: cartelle nulle se in 1° grado…

di Warsamé Dini Casali |19 Ottobre 2015 14:22

Cartelle dirigenti decaduti: nullità va rilevata in 1° grado

ROMA – La Corte di Cassazione ha circoscritto i casi in cui è possibile fare ricorso sull’eccezione di nullità per gli atti firmati da quei dirigenti dell’Agenzia delle Entrate che, secondo la sentenza della Corte Costituzionale, sono decaduti perché assunti senza concorso. In pratica la decisione dei giudici diminuisce sostanzialmente le possibilità di annullamento degli atti.

Infatti, dice la sentenza (n° 20984), l’eccezione di nullità deve essere presentata nei termini richiesti, cioè sin dal primo ricorso, il primo grado: il giudice non può rilevarla successivamente d’ufficio.

I giudici della Cassazione sin sono espressi a proposito dell’impugnazione di una cartella di pagamento che, secondo il contribuente, era affetta da diversi vizi, compresa la decadenza dei dirigenti che l’avevano firmata.

Il contribuente avrebbe dovuto impugnarla prima: in difetto, dice la legge, il provvedimento tributario, anche se viziato da nullità, si consolida e diventa definitivo fornendo in sostanza legittimità alla riscossione coatta da parte dell’amministrazione.

“Va da sé, però, che a prescindere dalla futura decisione della Corte sul merito della questione, con questa pronuncia il problema sembra ridimensionarsi di molto: nella maggior parte dei casi, infatti, il il ricorso introduttivo non prevedeva una simile eccezione (di nullità, ndr.), non fosse altro perché l’impugnazione iniziale, ovvero la scadenza per presentazione dei motivi aggiuntivi, era antecedente la sentenza della Consulta. (Laura Ambrosi, Antonio Iorio, Il Sole 24 Ore).

 

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