Fisco: entrate stabili, crolla l’Iva. Irpef tiene su i conti dello Stato

Fisco: entrate stabili, crolla l'Iva. Irpef tiene su i conti dello Stato
Fisco: entrate stabili, crolla l’Iva. Irpef tiene su i conti dello Stato

ROMA – E’ grazie all’Irpef se i conti dello Stato restano in piedi: le entrate fiscali registrate nel periodo gennaio-maggio 2013 ammontano a 149.117 milioni di euro, mostrando una lieve variazione negativa dello 0,2% (-373 milioni di euro) al confronto con i primi cinque mesi del 2012. E sono le tasse sui dipendenti a permettere al Fisco di mantenere le entrate stabili nonostante la crisi. In forte aumento le tasse sui redditi da capitale (+21%). Crolla il gettivo Iva: -6,8%. In calo anche i giochi d’azzardo, salgono le imposte sui bolli. Sono i numeri del Dipartimento Finanze del Mef.

Le imposte dirette, si legge in una nota del Ministero dell’Economia, registrano un aumento complessivo del 3,1% (+2,291 miliardi) rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Il gettito Irpef cresce dell’1,4% (+912 milioni), come effetto degli incrementi delle ritenute sui redditi dei dipendenti del settore pubblico (+3,9%) e dei versamenti in autoliquidazione (+26,2%) e della flessione delle ritenute sui redditi dei dipendenti del settore privato (-0,1%) e dei lavoratori autonomi (-6,7%). L’Ires presenta un gettito di 1.575 milioni di euro (-187 milioni pari a -10,6%).

Tra le altre imposte dirette si registra un incremento dell’imposta sostitutiva su ritenute, interessi e altri redditi di capitale pari a +21,0% (+667 milioni di euro), dell’imposta sostitutiva sul risultato maturato delle gestioni individuali di portafoglio (+914 milioni di euro) e dell’imposta sostitutiva sul valore dell’attivo dei fondi pensione (+440 milioni di euro). Nel complesso, la crescita delle imposte sostitutive sui redditi da capitale riflette il nuovo regime di tassazione in vigore dal 1° gennaio 2012, che ha previsto l’unificazione delle due aliquote del 12,5% e del 27% al 20%.

Le imposte indirette diminuiscono del 3,5% (-2.664 milioni di euro). In particolare, il gettito Iva risulta in flessione del 6,8% (-2.870 milioni di euro) a seguito della riduzione del gettito derivante dalla componente relativa agli scambi interni (-3,6%) e dal prelievo sulle importazioni (-22,4%). In netta controtendenza, prosegue la nota, nonostante la fase congiunturale negativa, prosegue l’andamento positivo del gettito Iva nel settore del commercio al dettaglio (+3,1%) che riflette l’efficacia dell’azione di contrasto all’evasione.

Tra le altre imposte indirette si segnala la perdita di gettito dell’imposta di fabbricazione sugli oli minerali (-2,8% pari a -251 milioni di euro) per effetto del calo dei consumi, e la riduzione del gettito dell’imposta di consumo sul gas metano (-2,0%, pari a -30 milioni di euro).

In crescita significativa l’imposta di bollo che registra un incremento del 39,5% (+1.350 milioni di euro), per effetto delle modifiche normative introdotte dall’art.19, commi 1-5, del decreto legge n.201 del 2011. Le entrate relative ai giochi presentano, nel complesso, una contrazione dell’1,3% (-70 milioni di euro).

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