ROMA – Mandare in carcere gli evasori fiscali? Sette italiani su 10 sono d’accordo. Secondo l’ultimo rapporto Eures, il 68,7% degli italiani è favorevole a trasformare l’evasione fiscale in reato penale. Soltanto il 18,3% sarebbe contrario a tale ipotesi (il 33% tra i lavoratori autonomi). Il 63,3% boccia l’azione del Governo in materia di contrasto all’evasione fiscale.
Ancora più alta l’adesione del campione all’ipotesi di sospendere l’abilitazione ai professionisti che non rilasciano regolare fattura/ricevuta, che raccoglie ben l’80,3% dei consensi a fronte di appena il 9,9% di opinioni contrarie, il restante 9,8% si dichiara ”né favorevole né contrario”; anche in questo caso una maggiore intransigenza è espressa dai lavoratori dipendenti, favorevoli con l’87,2% delle adesioni alla proposta, condivisa tuttavia anche dal 69,1% degli autonomi. Allo stesso modo il 76,7% dei cittadini intervistati condivide l’ipotesi di sospendere la licenza ai commercianti che non rilasciano scontrino o ricevuta (i contrari si attestano sull’11,9% e sull’11,4% gli ”indecisi”), con percentuali che raggiungono il valore massimo dell’82,2% tra i lavoratori dipendenti (a fronte del 66,3% tra gli autonomi).
Una minore uniformità di vedute si rileva infine sull’ipotesi di premiare i cittadini che denunciano gli evasori, dove le diffuse resistenze emerse sembrano riguardare il rifiuto della ”delazione”, ovvero di una ”società del sospetto” in cui i rapporti tra cittadini rischiano di avvitarsi in una pericolosa spirale involutiva; tale ipotesi, che pure riceve la maggioranza assoluta dei consensi (52%), vede infatti rispetto alle altre ipotesi considerate, una più consistente percentuale di contrari (29,2%), così come avviene per gli ”indecisi” (18,8%). Infine Equitalia: il 55% degli intervistati esprime un giudizio negativo sull’operato di Equitalia nel recupero crediti, mentre appena il 21% dichiara di apprezzarlo ed il 24% non esprime un giudizio di valore al riguardo (definendolo ne’ positivo ne’ negativo).
Nel rapporto si legge anche che sono in nero il 60% delle prestazioni nella manutenzione della casa e nei servizi alla famiglia (colf, babysitter, badanti). Ma è record nelle ripetizioni private (89%) e l’evasione è al 40% nelle libere professioni. La maglia nera va agli avvocati. Ancora troppi furbi nella ristorazione.
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