Fisco, Iva con effetto crisi: -6,8% redditi società di persone

ROMA – Il reddito delle societa' di persone – imprenditori e lavoratori autonomi – e' diminuito del 6,8% nel 2009, con il reddito medio che si e' attestato a 41.790 euro. Ancora peggio e' andato alle societa' manifatturiere, che hanno perso nel complesso il 22,8% del reddito d'impresa, seguite dalle edili (-11,98%) e da quelli del commercio (7,57%). E' un fotografia a tinte fosche quella che le dichiarazioni dei redditi 2010 scattano sull'anno 2009, quello nel quale la crisi economica si e' avvertita profondamente.

L'Iva e' da sempre un termometro sensibile della congiuntura economica. E per il 2009 non c'e' dubbio: ha segnato febbre alta. Il volume d'affari complessivo, pari a 2.991 miliardi, ha segnato una contrazione dell'11,86%. Gli acquisti e le importazioni un calo del 14,01%. Di fatto l'imposta dovuta e' calata del 3% rispetto all'anno prima, ed e' calata del 21% l'imposta a credito. E non solo per i controlli sulle ''indebite compensazioni''. I contribuenti Iva hanno utilizzato a fondo le rimanenze di magazzino, congelato le importazioni e ridotto fortemente gli investimenti.

Guardando alla cassa ,l'ammontare dei versamenti effettuati nel 2009 e' diminuito (-3,47%), passando da circa 104 miliardi a 101 miliardi di euro, ma anche i crediti Iva si sono notevolmente contratti (-13,88%), da circa 50 miliardi a 43 miliardi di euro. Calato dell'11,80% anche l'ammontare dei crediti richiesti, cosi' come l'importo da utilizzare in compensazione e/o in detrazione nell'anno successivo (-14,17%).

Sara' la crisi, sara' l'agevolazione burocratica, molti contribuenti hanno deciso di aderire al regime ''dei minimi'', al quale hanno fatto ricorso 627.300 soggetti. Per loro non c'e' l'obbligo di dichiarazione e cosi' si spiega la riduzione dell'1,62% dei contribuenti che vi hanno fatto ricorso. Dalle dichiarazioni emergono comunque anche molte altre notizie. Sopra 5,1 milioni di volume d'affari vi e' solo l'1,09% dei contribuenti, ma ''valgono'' il 68% del totale del volume d'affari. Il commercio rimane il settore piu' rappresentativo: vale il 29%.

L'immagine che emerge traccia anche i profondi squilibri economici sul territorio italiano. Nelle regioni del nord-ovest viene dichiarato il 38,35% del volume d'affari complessivo e si produce il 43,62% dell' ''Iva di competenza'' dell'anno d'imposta. Nel Sud e nelle Isole l'incidenza di coloro che dichiarano imposta e' invece minore, con appena il 9,11% del totale dell' ''Iva di competenza'' dell'anno d'imposta.

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