Cartelle esattoriali: nel 2025 cambia tutto. Ecco cosa c’è da sapere per non essere impreparati su un tema così complesso
L’arrivo del 2025 porta importanti cambiamenti per i contribuenti alle prese con le cartelle esattoriali. Dal 1° gennaio, grazie al Dlgs 110 del 2024, sono entrate in vigore nuove norme che modificano sia i criteri di rateizzazione dei debiti fiscali che le condizioni di accesso ai piani di dilatazione, introducendo una maggiore flessibilità per chi si trova in difficoltà economica.
La riforma della riscossione introdotta nel 2025 rappresenta un passo avanti per garantire maggiore flessibilità ai contribuenti e adattare i piani di rateizzazione alle diverse condizioni economiche. Tuttavia, per beneficiare delle nuove norme, è fondamentale presentare la documentazione richiesta in modo accurato e rispettare i termini stabilità. Con queste modifiche, il sistema punta a favorire una riscossione più equa e accessibile, soprattutto per chi vive situazioni di disagio economico.
Cartelle esattoriali: le novità nel 2025
Una delle principali novità è l’estensione del numero massimo di rate, che crescerà progressivamente fino a raggiungere le 120 rate (10 anni) nel 2030. Le nuove disposizioni, però, già da quest’anno consentono piani di dilatazione più lunghi per chi dimostra difficoltà economiche, applicabili alle somme iscritte a ruolo sia sotto che sopra i 120.000 euro.
I nuovi limiti temporali per le rateizzazioni sono così strutturati:
- 84 tariffa per richieste presentate tra il 2025 e il 2026.
- 96 tariffa per richieste del 2027 e 2028.
- 108 tariffa per richieste del 2029.
- 120 tariffa per richieste dal 2030 in poi.
In caso di difficoltà economiche documentate, la possibilità di dilazionare fino a 120 rate è già attivabile dal 2025. Il decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze del 27 dicembre 2024 commenta i criteri per identificare le situazioni di disagio economico:
- Persone fisiche e ditte individuali in regime semplificato : l’ISEE è il parametro principale per determinare la condizione economica.
- Altri soggetti : vengono utilizzati indicatori di liquidità e indici Alfa; per i condomini si considera l’indice Beta.
- Eventi eccezionali : calamità naturali, terremoti o incendi possono giustificare lo stato di disagio economico, certificato tramite un documento di inagibilità rilasciato dal Comune entro sei mesi dalla presentazione della richiesta.
Per chi desidera accedere ai piani di dilazione a partire dal 1° gennaio 2025, sono stati introdotti nuovi moduli che variano in base alla tipologia di contributore e al tipo di richiesta:
- Modulo RS : per richieste fino a 120.000 euro nella tariffa 84.
- Modulo RDF : per persone fisiche e ditte individuali in regimi fiscali semplificati, con documentazione.
- Modulo RDG : per gli altri soggetti, con documentazione obbligatoria.
- Modulo RDP : per richiedere una proroga di un piano di rateizzazione già attivo.
Le richieste presentate prima del 31 dicembre 2024 continueranno a essere gestite secondo le regole precedenti.