Le 14 “liste nere” dove il Fisco ti segna: scontrini, auto di lusso…

Pubblicato il 5 Marzo 2012 - 13:04 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Attraverso 14 elenchi selettivi, 14 “liste nere” il Fisco tiene d’occhio il contribuente: chi finisce nella lista è a rischio accertamento, è un potenziale evasore, quindi segnato. Le liste comprendono i “furbetti dello scontrino”, i possessori di auto e beni di lusso incompatibili con quanto dichiarato, i “frequentatori” di paradisi fiscali, il redditometro, lo spesometro, l’elenco di chi accede alle compensazioni fiscali, la lista dei beni intestata alla società ma utilizzati dai soci ecc..

Dal punto di vista della deterrenza è un altro “avviso” dell’Agenzia delle Entrate, un pressing psicologico che segue i controlli/evento tipo Cortina. Il recupero dell’evasione fiscale giustifica la spettacolarizzazione delle misure intraprese: il Sole 24 Ore, pur lodando l’operazione, segnala il rischio di un irrigidimento dei controlli (una volta avviata, la macchina non si ferma più) e di una inutile moltiplicazione dei controlli effettuati dagli uffici. Con l’aiuto del Sole 24 Ore vediamo in dettaglio tutte e 14 le “liste nere”.

Scontrini non emessi. In ottemperanza dell’ultimo decreto fiscale, il Fisco elaborerà liste che raccolgono i nomi dei contribuenti segnalati ripetutamente magari in forma anonima per la mancata emissione di ricevuta fiscale, scontrino o documento certificativo dei corrispettivi.

Lista AU. E’ la lista delle autovetture. Attraverso i dati forniti dal Pra si identifica chi ha immatricolato automobili dai 21 cavalli in su per i quali il reddito “ricostruito”, relativo all’anno dell’immatricolazione e a quello precedente, risulta del 25% più alto di quanto dichiarato.

Rapporti finanziari. Dal primo gennaio gli operatori finanziari devono comunicare periodicamente al Fisco le informazioni sui rapporti finanziari con i contribuenti. Parliamo di  saldi aggregati per macro-voci come prelievi, bonifici, versamenti in contante, con assegni ecc…, tali da individuare il profilo del contribuente in archi temporali più circoscritti, tipo tre mesi. Uno strumento ideale per stanare gli evasori, un colpo al segreto bancario, di fatto aggirato.

Redditometro. Funziona come accertamento presuntivo: gli scollamenti rispetto al reddito dichiarato superiori al 20% verranno selezionati. La misura è a partire dall’anno d’imposta 2009. Vi sono contenute oltre 100 voci di spesa. Per dire, anche quella sostenuta portando il cane dal veterinario può risultare “ingombrante”.

Spesometro. I contribuenti comunicano al Fisco tutte le spese attive e passive suscettibili di Iva e per le quali è obbligatoria l’emissione di fattura, effettuate nei confronti dei clienti e fornitori. Interessa l’insieme dei rapporti intrattenuti con un soggetto.

Studi di Settore. Anche qui si tratta di un approccio presuntivo di ricavi e compensi che in presenza di scollamenti significativi fa scattare l’accertamento. L’assenza di congruità e coerenza è segnalata.

Benefici Fiscali. In questa lista sono raccolti nomi e importi di chi accede a incentivi fiscali. Quando nel 2010 è stata introdotta la ritenuta del 10% (ora al 4%) sui compensi pagati dai contribuenti che sfruttano le detrazioni del 36 e 55% per l’edilizia, ci si è resi conto che molti evadevano le tasse pur fatturando regolarmente. Ora saranno sottoposti alla lente d’ingrandimento del Fisco, i nomi sono già disponibili.

Beni ai soci. Entro il 2 aprile sarà obbligatorio comunicare al Fisco i dati sui beni intestati alle società concessi nel 2011. Il governo Monti aveva già disposto una stretta per evitare che beni della società fossero in realtà utilizzati da soci o familiari realizzando un indebito risparmio fiscale.

Black List. E’ l’elenco dove sono inseriti gli operatori che lavorano alle transazioni finanziarie con i cosiddetti paradisi fiscali. Per essere inclusi nell’elenco solo operazioni superiori di 500 euro. Esiste anche un elenco per le Operazioni comunitarie dove devono essere inserite modalità di erogazione dei servizi finanziari e luogo del pagamento della transazione.

Indebite compensazioni. L’agenzia delle entrate elabora liste selettive dei contribuenti che hanno effettuato compensazioni di crediti fiscali senza averne diritto (indebite compensazioni). La sanzione è del 200% dei crediti indebitamente compensati.

Lista integrativa. Qui parliamo dell’elenco di possessori di cavalli da corsa, moto di cilindrata superiore ai 350 cc, camper, immobili ottenuti tramite aste giudiziarie, yacht oppure di beni di lusso il leasing.

Lista T. Qui si parla di “incrementi patrimoniali”: è l’elenco dove finisce chi, dagli atti registrati, risulta possedere quote di incrementi patrimoniali che, valorizzati di un quinto per quote annuali, superano del 25% il reddito complessivo netto dichiarato.