Tasse e contributi: dopo Ferragosto in arrivo 300.000 verifiche. Azione congiunta Inail – Agenzia delle entrate. Sacconi: “Si comincia da edilizia e agricoltura”

Maurizio Sacconi

Un piccolo consiglio a quegli italiani che impiegano lavoratori in nero: chi può si goda il ferragosto e i rimasugli di ferie perché, al ritorno da spiagge e baite è in arrivo una sorpresa che per molti potrebbe non essere gradita: un piano di controlli fiscali con almeno 300.000 verifiche e l’obiettivo dichiarato di far uscire dal sommerso 100.000 lavoratori per un gettito contributivo extra da 1.4 miliardi di euro.

Primi settori nel mirino l’edilizia e l’agricoltura, attività dove è storicamente più facile impiegare lavoratori in condizioni fuori di ogn norma e dove negli ultimi anni l’afflusso di manodopera extradcomunitaria, spesso costituita da clandestini, ha reso ancor più facile l’elusione di qualsiasi regola.

Alla base di questa offensiva d’autunno c’è l’accordo firmato pochi giorni fa dall’Agenzia delle Entrate, dall’Inail, dall’Inps e dal Ministero del Lavoro. Il ministro Maurizio Sacconi ha spiegato la strategia, in termini di tolleranza zero “tradotta prima di tutto nel piano straordinario di vigilanza in agricoltura ed edilizia. Più che limare le unghie alle zanzare, queste attività sono impegnate nella caccia agli elefanti”.

Secondo l’accordo,  l’amministrazione finanziaria alimenterà il database con gli identikit fiscali contenuti nell’anagrafe tributaria, mentre l’Inail metterà a disposizione i dati su circa 4 milioni di aziende, i frutti delle verifiche condotte negli ultimi quattro mesi (36.350 dal 1° aprile) e il mezzo milione di denunce annue di nuovo lavoro temporaneo.

Le nuove verifiche in arrivo si sommano alle 150.000 già effettuate nei primi sei mesi del 2010  da Inps, Inail e ministero del  Lavoro;  a tutto questo vanno aggiunti  i risultati ottenuti dalle Fiamme Gialle, che da gennaio a luglio hanno scoperto 18.395 lavoratori totalmente in nero (+6% sullo stesso periodo del 2008) impiegati da 4.847 datori di lavoro (+30%).

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