Fiume Po, caccia ai turisti innamorati. La Bit di Milano (appena conclusa) ha presentato in anteprima assoluta, le proposte più interessanti e “controcorrente “ per navigare il Grande Fiume.
E così conoscere i “popoli rivieraschi, i loro cammini storici, la relativa cultura, l’arte e la cucina, splendori e miserie. Un progetto nuovo, tutto da sperimentare, anche coraggioso. E non privo di una consapevole impudenza, se non addirittura di temerarietà. Si, perché ci vuole un certo ardire presentarsi ai buyer di mezzo mondo, venuti alla Borsa Internazionale del Turismo di Fieramilano (palco di venditori di sogni realizzabili, di magie mozzafiato, di crociere di lusso) e proporre un viaggio su un fiume bello quanto tormentato.
“C’ERA UNA VOLTA UNA GOCCIA” NEL PO
È il titolo di un pacchetto turistico dedicato al tratto emiliano del fiume e presentato da una ventina di comuni reggiani che puntano a creare itinerari su misura. Alla scoperta del fiume da vivere a piedi, in bicicletta, in barca.
Le iniziative comprendono”Discovery Water”, con la mappatura dei luoghi principali da cui avviare la navigazione, noleggiare bici, visitare musei. E in essi approfondire la storia del fiume, fino a “ Un Po di cultura” per promuovere i percorsi culturali del territorio. Con audio- guide si integra il racconto delle terre del fiume grazie al coinvolgimento delle persone che le vivono e ne tramandano la memoria storica.
BIT MILANO 2023 CHIUSURA COL BOTTO
La borsa internazionale del turismo (chiusa martedì 14 febbraio), ha registrato grandi numeri: oltre 1000 espositori provenienti da 45 paesi, 500 buyer profilati alta capacità di spesa e una affluenza che si è attestata su livelli pre-pandemia con un target più giovane e selezionato rispetto alle precedenti edizioni.
Ne ha parlato anche il New York Times. Accanto all’ Umbria presentata come una delle mete imperdibili dell’anno- forte anche del riconoscimento della Lonely Planet come unica destinazione in Italia – ha fatto centro il tema del Po.
UN FIUME DI MITI, STORIE E FOLE
Il grande fiume è un romanzo che fonde in una narrazione onnivora – da Eridano alla Padania – affreschi di personaggi incredibili e luoghi singolari come scrive nel suo saggio Guido Conti ( Mondadori). Lo scrittore parmigiano ha messo in evidenza il fitto gioco di rimandi ai classici, per i quali il Po ( il maestoso Eridano) aveva una collocazione mitica non meno importante di quella geografica.
È nell’Eridano che si inabissa lo sfortunato Fetonte che ha rubato il carro del sole; ed è sulle sue rive che si trovano i Campi Elisi dove Enea può rivedere il padre Anchise. Volendo c’è anche il corto circuito tra il mondo di Virgilio e quello del matto pittore Ligabue; o tra Plinio il Vecchio e Guareschi, visto che per entrambi “ Il Po comincia a Piacenza”. Insomma, navigare il Po è un tuffo nella storia e nella poesia. Provare per credere.