Flat tax: aliquota mini (20%) solo per i soldi in più rispetto ai redditi 2018. E maxi condono

di Lucio Fero
Pubblicato il 14 Maggio 2018 - 09:46 OLTRE 6 MESI FA
Flat tax: aliquota mini (20%) solo per i soldi in più rispetto ai redditi 2018. E maxi condono

Flat tax: aliquota mini (20%) solo per i soldi in più rispetto ai redditi 2018. E maxi condono

ROMA – Flat tax, il governo giallo-verde, se si fa, la fa davvero la flat tax. E cioè la tassa piatta. E cioè la tassa con una sola aliquota (magari saranno due ma la seconda solo dopo gli ottantamila euro di reddito, cifra che in Italia guadagnano in molti ma dichiara al Fisco quasi nessuno). [App di Blitzquotidiano, gratis, clicca qui, Ladyblitz – Apps on Google Play] E cioè il cuore del programma-messaggio di Matteo Salvini (anzi il polmone, il cuore è la cacciata dei clandestini).

La fanno se fanno il governo la flat tax, la fanno davvero. Magari un po’, un po’ parecchio più piccolina di quello che sembrava e che, diciamo la verità, abbiamo tutti sognato (anche se era difficile crederci). La fanno più piccolina nel senso che l’aliquota Irpef piatta sarà più piccola del promesso? No, questo no: l’aliquota sarà probabilmente del 20 per cento o giù di lì. Qualunque sia l’entità del tuo reddito, con la flat tax paghi di Irpef il 20 per cento o la percentuale che sarà. Un bel guadagno per il cento medio e anche medio piccolo la cui tassazione Irpef oggi oscilla tra aliquote marginali dal 27 al 35 per cento.

E allora piccolina in che senso? Questa è una bella botta di tasse in meno, altro che piccolina. Momento, la flat tax al 2 per cento per tutti e subito costa un botto, anzi un filotto di botti. Al minimo 50/60 miliardi. E chi ce l’ha? Nessuno. Neanche i giallo-verdi. Allora la flat tax la fanno sul serio ma piccolina. Piccolina perché varrà solo per i soldi in più rispetto al reddito 2018.

Esempio: nel 2018 hai avuto un reddito da cinquantamila euro? Mettiamo che nel 2019 il tuo reddito cresca, a 55 mila euro. La flat tax, cioè la tassa piatta, l’aliquota del mettiamo 20 per cento si applica ai cinquemila in più. Su quei cinquemila pagherai 20 per cento di Irpef anziché il circa 40 per cento oggi previsto. Sui cinquantamila di prima pagherai l’Irpef di prima.

Sempre sgravio dell’Irpef è, per carità. Ma non è certo che dalle aliquote di oggi si passa ad una Irpef 20 per cento su tutto il reddito e pace. Non è il dimezzamento dell’Irpef perché semplicemente non può esserlo.

Anche solo per fare la flat tax piccolina (oltre che altre cosine come l’anti Fornero, il reddito di cittadinanza biennale e il no aumento Iva) i cervelli e gli esperti giallo-verdi arrivano a stimare 60 miliardi di costo (i malevoli e gli invidiosi, oppure i realisti e concreti, calcolano il doppio). Comunque anche sessanta miliardi come li trovi? Anche se abolisci tutti gli stipendi dei parlamentari e tassi di nuovo tutte le prime case definite di lusso, di miliardi te ne mancano ancora 59.

Allora l’unica anche solo per la flat tax piccolina, l’anti Fornero robusta e il reddito di cittadinanza a tempo è un bel condono fiscale. Ma c’è un ma: di condoni fiscali sfacciati o più o meno mascherati ne son stati fatti tanti e da tutti i governi, da decenni n qua. Per tirar su miliardi, almeno una ventina abbondante, devi fare un maxi condono fiscale, un Condonone. Un maxi sconto su tutto. Con aggiunta la garanzia che chi aderisce allo sconto non avrà più fastidi e controlli, qualunque cosa abbia fatto in tema di tasse. E non è detto che funzioni, molti evasori hanno già dato sanando molto di quanto evaso in passato. L’unica merce interessati a comprare potrebbe essere la licenza di Stato a continuare ad evadere, questa sì la comprerebbero. Di Maio e Salvini la metteranno in vendita? Il governo giallo verde si venderà in un maxi giubileo dell’evasione le indulgenze fiscali?