Fondazione Mps: Profumo presidente, manca l'ufficialità

SIENA, 17 MAR – All'indicazione di Alessandro Profumo come prossimo presidente di Banca Monte dei Paschi di Siena manca solo l'ufficialita': la fumata nera venuta oggi dalla Fondazione Mps, azionista di maggioranza dell'istituto, non riguarda l' ex Ad di Unicredit, ormai candidato a sostituire Giuseppe Mussari. A impedirne l'ufficializzazione e' stato il mancato accordo su alcuni degli altri cinque nomi del futuro cda del Monte che spettano alla Fondazione e che saranno ratificati all'assemblea dei soci del 27 aprile.

Nel pomeriggio di domenica 18 marzo, a Palazzo Sansedoni, nuova riunione della deputazione generale della Fondazione per sciogliere gli ultimi nodi. Con Profumo sembrano certi i nomi di Alfredo Monaci, attuale membro del cda del Monte dei Paschi e presidente di Biverbanca, che dovra' ricoprire la carica di vicepresidente; e quello dell'attuale direttore generale Fabrizio Viola, destinato alla nomina di amministratore delegato. Sono questi i tre nomi su cui non paiono esserci dubbi sui sei che spetta indicare alla Fondazione Monte dei Paschi.

Piu' controversi gli altri tre nomi, legati ad accordi di natura politica con logiche locali, ma che frenano le scelte finali: le indicazioni su quello in quota Pdl sarebbero arrivate direttamente dai vertici romani del partito, mentre gli altri due nomi in quota Pd ballano tra l'ala piu' vicina all'ex Margherita e la sinistra del partito piu' legata ai sindacati. Tra questi circola con insistenza il nome di Fulvio Mancuso, avvocato e docente di diritto del lavoro, vicino alla Cgil.

La deputazione amministratrice, composta dal presidente di FMps Gabriello Mancini e da altri sei 'deputati' nominati dalla deputazione generale, si e' data appuntamento per il pomeriggio di domani per chiudere la partita: in discussione anche le indicazioni sui membri del nuovo collegio sindacale della banca.

Spetta alla Fondazione anche indicare all'assemblea dei soci il numero dei membri del prossimo cda, ma difficilmente si tornera' da 12 a 10: meta' del cda spetta al socio di maggioranza, che sara' ancora la Fondazione Monte dei Paschi nonostante l'annunciata discesa ben al di sotto del 50 per cento delle quote. Nella giornata di venerdi' Equinox, fondo di private equity guidato da Salvatore Mancuso, ha annunciato che sta per recapitare la propria offerta per una quota tra l'11 e il 13% di Mps. Proprio oggi inoltre, secondo quanto riporta il sito de 'La Stampa', Edoardo Caltagirone, fratello di Francesco Gaetano con cui non ci sono relazioni imprenditoriali, avrebbe acquistato a titolo personale una partecipazione intorno allo 0,5 per cento del Montepaschi, e come lui anche altri quattro imprenditori grandi clienti di Mps, di cui ancora non si conoscono i nomi.

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