Fonsai aumenta il capitale e crolla in Borsa: -9,2

MILANO – Inizio in salita per gli aumenti di capitale dei Ligresti. A Piazza Affari le azioni di Fonsai hanno ceduto il 9,22% a 2,1 euro mentre il valore del diritto, per cui oggi è iniziata la negoziazione, è crollato del 40,89% a 1,02 euro. Milano Assicurazioni, il cui diritto è franato del 64,95%, è scesa del 3,93% a 0,29 euro.

Il mercato continua dunque a punire le ricapitalizzazioni delle due compagnie, una manovra da 800 milioni messa a punto con il supporto di Unicredit e strutturata per permettere a Premafin, holding dei Ligresti, di mantenere la presa sul gruppo assicurativo. Non a caso i piccoli azionisti della Milano hanno aspramente criticato l'aumento da 350 milioni della loro società.

Il cui margine di solvibilità non richiedeva una ricapitalizzazione: l'unico scopo dell'operazione – è la loro accusa – è quello di alleggerire l'aumento di Fonsai ai danni della Milano così da permettere a Premafin, a secco di risorse, di non diluirsi sotto il 35% nel capitale della capogruppo.

Anche gli analisti oggi non sono stati teneri. Exane Bnp Paribas ha tagliato il prezzo obiettivo di Fonsai da 6 a 3,2 euro per azione mentre Cheuvreux ha mantenuto il giudizio 'underperform' (peggio del mercato) sia su Fonsai che sulla Milano, tagliando le stime sull'utile del 2011 del 4% così da scontare la discesa dei mercati azionari e l'allargamento degli spread. Gli analisti hanno inoltre espresso preoccupazione per gli investimenti immobiliari della Milano.

Dall'annuncio del prezzo degli aumenti di capitale, con uno sconto del 39,6% per le azioni Fonsai e del 37,3% per quelle della Milano, le due compagnie hanno perso rispettivamente il 30% e il 52% del loro valore.

Gli azionisti avranno tempo fino al 15 luglio per sottoscrivere le nuove azioni dopodiché l'inoptato verrà offerto in borsa.

In ogni caso la ricapitalizzazione, che servirà a riportare al 126% il margine di solvibilita' di Fonsai, è al sicuro grazie alla presenza del consorzio di garanzia capitanato dal Credit Suisse e da Unicredit, banca destinata a diventare titolare del 6,6% di Fonsai grazie ai 170 milioni messi sul piatto per salvare la sua esposizione verso i Ligresti.

Intanto è in fase di stesura da parte di Premafin e Unicredit la versione definitiva del loro patto parasociale sul gruppo Fonsai nonche' le modalità e la tempistica con cui verranno attuati gli impegni assunti con l'Antitrust. I documenti dovranno essere esaminati dalla commissione guidata da Antonio Catricalà a cui i 'pattisti' hanno premesso la cessione della quota in Generali di Fonsai, l'astensione dei futuri consiglieri nominati da Unicredit sulle questioni relative a Mediobanca e al Leone di Trieste nonché quella di Jonella Ligresti dai cda di Mediobanca in cui si parla delle Generali.

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