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Fonsai, offerta scaduta. Premafin va avanti con il piano Unipol

di luiss_smorgana |8 Marzo 2012 21:59

MILANO, 8 MAR – Premafin tira diritto per la sua strada e continua a lavorare sul piano Unipol nel giorno in cui scade il termine offerto alla holding dei Ligresti da Sator e Palladio per esaminare la loro proposta, alternativa a quella della compagnia bolognese.

Nei giorni scorsi era stata ventilata la possibilita' di un'estensione della scadenza, ma, a poche ore dalla mezzanotte, regna il buio sulla volonta' dei fondi guidati da Matteo Arpe e Roberto Meneguzzo di chiedere una proroga. Comunque vada appare difficile che la battaglia per Fonsai, di cui Sator e Palladio hanno rastrellato l'8% del capitale, si chiuda qui, come dimostra anche la lettera inviata ieri a Premafin con cui le due societa' hanno intimato alla holding (senza successo) di esaminare la loro offerta. Quattro sono i fronti aperti per Premafin e Fonsai su cui anche oggi sono proseguiti i lavori. Quello piu' in discesa appare l'accordo sulla rinegoziazione dei 368 milioni di debito, propedeutico all'ingresso di Unipol con un aumento di capitale riservato da 400 milioni (da utilizzare per ricapitalizzare Fonsai). Le banche creditrici hanno infatti gia' pronta una 'comfort letter' in cui si dicono fiduciose di poter deliberare nei rispettivi organi sulla ristrutturazione: la lettera, che servira' a Premafin per approvare il bilancio in continuita' aziendale, verra' inviata da Unicredit non appena gli istituti coinvolti avranno esaminato la sintesi del piano industriale Unipol-Fonsai in corso di predisposizione. Altro tema oggetto di valutazione e' quello della dimensione dell'aumento di capitale fino a 1,1 miliardi di euro di Fonsai che Premafin ha chiesto di ridurre in virtu' del recupero del margine di solvibilita' legato alla ripresa di valore dei titoli di Stato in portafoglio alla compagnia.

''E' prematuro parlarne'' si e' limitato a dire il direttore generale di Fonsai, Piergiorgio Peluso, mentre il vicepresidente, Antonio Talarico, ha detto che una risposta verra' data nel cda del 15 marzo sul bilancio. ''Fonsai valutera' l'aumento di capitale piu' opportuno e noi ci adegueremo'' ha detto Carlo Cimbri numero uno di Unipol ricordando pero' come ''le dotazioni patrimoniali non si valutano come il calcio minuto per minuto'' e che, in passato e' stato lo stesso cda di Fonsai a ravvisare ''la necessita''' di un aumento di queste dimensioni, sulla cui eventuale riduzione (si parla di duecento milioni) occorrera' ottenere anche il via libera dell'Isvap, ipotesi al momento remota.

Premafin sta inoltre predisponendo con i suoi legali, e siamo al terzo fronte della battaglia in corso per il controllo del gruppo dei Ligresti, la risposta a Sator e Palladio che ieri hanno recapitato una lettera in cui hanno intimato alla finanziaria di esaminare la loro proposta e che potrebbe essere il primo atto di una futura battaglia legale. Alla lettera, definita ''un missile'' diretto contro Premafin, ''bisogna rispondere senz'altro'' afferma una fonte vicina la dossier che ribadisce che sul piano Sator-Palladio una decisione ''e' gia' stata presa'' dal cda di Premafin che ha detto di non poter esaminare la proposta per via dell'esclusiva con Unipol. Il diluvio di lettere che ha condito lo scontro tra il fronte Unipol-banche e i due fondi e' stato sintetizzato da Cimbri con una battuta: ''mi sembra che negli ultimi tempi la vicenda Fonsai stia assumendo piu' contorni di interesse epistolar-letterario che industriale''. I

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