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Fonsai attende il 1 agosto: verdetto sugli aumenti e sul ricorso Sator-Palladio

di admin |31 Luglio 2012 22:52

MILANO  – Per Unipol e Fonsai è arrivato il momento di decidere per gli aumenti. Il 1 agosto si chiude il periodo di sottoscrizione dei diritti di opzione e si attende di vedere gli effetti della doppia ricapitalizzazione da 1,1 miliardi di euro. Nonostante il ricorso di Sator e Palladio, che si sono opposti al piano Unipol, e alle indagini sul gruppo Ligresti, l’operazione di ricapitalizzazione è andata avanti. Operazione che si è confrontata con un mercato impegnativo, che ha visto Italia e Spagna protagoniste di un attacco speculativo, e per cui rimane alto il rischio di inoptato.

Sempre il 1 agosto si conoscerà la decisione del Consiglio di Stato sull’appello presentato da Sator e Palladio contro l’autorizzazione concessa dall‘Isvap a Unipol per prendere il controllo di Fonsai. I due fondi hanno impugnato l’ordinanza del Tar che, il 17 luglio scorso, non aveva concesso la sospensiva sul provvedimento della Vigilanza.

Nel corso della camera di consiglio, la causa non sarebbe neppure stata discussa: a sorpresa, infatti, gli avvocati sarebbero stati invitati a non intervenire perché il collegio ha ritenuto di avere già tutti gli elementi necessari per passare a un pronunciamento. I giudici avrebbero già preso una decisione e per mercoledì 1 agosto, salvo sorprese, sarebbe attesa la pronuncia.

Se verrà confermata la decisione del Tar la battaglia ingaggiata dai due fondi, che non hanno ancora sciolto la riserva sulla sottoscrizione dell’aumento Fonsai, di cui detengono diritti pari all’8% del capitale, subirà probabilmente uno stop definitivo.

A quel punto l’unico ostacolo al piano Unipol potrebbe arrivare dalla Procura di Milano dove il pm Luigi Orsi sta cercando di appurare l’esistenza di un patto segreto tra i Ligresti e Mediobanca, che sarebbe stata affermata da Paolo e Jonella Ligresti ma negata da Piazzetta Cuccia, Premafin e Unipol, per addolcire l’uscita di scena della famiglia siciliana con una buonuscita di 45 milioni, condita con un ricco bouquet di benefit.

Intanto Premafin ha convocato per il 27 e 28 settembre l’assemblea chiamata ad eleggere il nuovo Cda in sostituzione di quello attuale, decaduto in seguito alle dimissioni della maggior parte dei suoi componenti. Respinta perché non più attuale la richiesta di revocare il cda da parte di Paolo Ligresti, diluito ormai a piccolo socio della holding dopo che Unipol è salita all’81% del capitale.

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