Sanità, l’economista Spadonaro: “Troppo forte tra i medici la spinta al contenimento dei costi”

ROMA  – Non si possono decidere le dimissioni di un paziente in base ad un criterio economico ma non si possono neanche mettere in discussione le linee guida. E’ l’opinione di Federico Spandonaro, docente di economia sanitaria all’università Tor Vegata di Roma, sulla sentenza della Cassazione che ha annullato l’assoluzione di un medico di Busto Arsizio, dall’accusa di omicidio colposo di un paziente dimesso, seguendo i criteri delle linee guida, dopo 9 giorni, da un intervento cardiaco.

Spandonaro mette in guardia dal rischio che questa sentenza possa esacerbare la ‘medicina difensiva’, cioè il comportamento estremamente prudente dei medici che agiscono in base al timore che il loro operato possa essere oggetto di ricorsi giuridici. “E’ improvvido legare questa sentenza alle linee guida – ha aggiunto Spandonaro – che sono solo indicazioni e in quanto tali devono essere flessibili. E’ ovvio che l’economicità non può essere il solo parametro per decidere delle dimissioni”. L’economista suggerisce che a prevalere debba essere “il buon senso”, poichè “anche il tenere per ulteriori giorni i pazienti in ospedale li espone a rischi, per esempio, di infezione e quindi ne va della loro salute”.

Il direttore dell’Istituto di Igiene dell’università Cattolica Sacro Cuore di Roma, Walter Ricciardi, poi, rileva una “spinta di carattere economicistico tra i medici – afferma – che li porta a comportarsi in maniera contabile”. Ricciardi difende le linee guida che “se applicate bene sono uno strumento di standardizzazione delle cure – aggiunge – e portano fino al letto del malato gli aggiornamenti e le evoluzioni della medicina, anche negli ospedali più piccoli o decentrati, perchè sono state costituite da società scientifiche basandosi sulle ultime evidenze della ricerca”. Pur affidandosi alle linee guida, però, secondo Ricciardi, il giudizio ultimo deve essere del medico che decide e deve potersi anche ribellare “alle pressioni delle amministrazioni che mirano a contenere i costi”.

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