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Gas. Via al Nord Stream, Eni scende a 20% in South Stream

di luiss_smorgana |6 Settembre 2011 19:36

MOSCA, 6 SET – Il Nord Stream entra in funzione, tra gli abbracci del premier russo Vladimir Putin e dell'ex cancelliere tedesco Gerhard Schroeder, mentre il South Stream va ai blocchi di partenza con un accordo che lascia il 50% a Gazprom e riduce al 20% la quota Eni, facendo entrare con il 15% ciascuno la francese Edf e la tedesca Basf: Mosca e' sempre piu' vicina al suo progetto di rifornire di gas direttamente l'Europa, da Nord e da Sud, bypassando i Paesi di transito come la Bielorussia e l'Ucraina.

E annullando cosi' i rischi di nuove guerre del gas, compresa quella che si sta profilando ora con Kiev, che vuole ricorrere ad un arbitrato internazionale per rivedere i contratti del 2009 e portare i prezzi delle forniture di metano russo a quelli tedeschi. A dare l'annuncio dell'intesa sul South Stream e' stato l'ad del colosso russo del gas Alexiei Miller, parlando con Putin durante l'inaugurazione del gasdotto nordico gemello.

''Prevediamo di firmare l'accordo per la realizzazione del South Stream il 16 settembre a Soci'', durante il forum internazionale degli investimenti, ha riferito Miller, ricordando che il lavoro sul progetto e' gia' stato iniziato e ''deve essere completato entro dicembre 2015''.

''E' concordato, e' concordato. Paolo Scaroni (l'ad del Cane a sei zampe, ndr) e' stato qui ieri'', gli ha fatto eco il portavoce di Gazprom Serghiei Kuprianov per rassicurare i cronisti.

Nato come joint venture tra Gazprom ed Eni, il South Stream, che avra' una capacita' di 63 miliardi di metri cubi l'anno, passera' per 900 km sotto il mar Nero riemergendo sulla costa bulgara, dalla quale potranno diramarsi due tratti, uno nord occidentale e uno sud-occidentale, fino all'Italia. L'ingresso di francesi e tedeschi assicurera' una migliore copertura finanziaria e anche politica al progetto, soprattutto agli occhi dell'Europa, che continua a sponsorizzare il Nabucco per emanciparsi dalla dipendenza energetica russa. Ma e' stato il gesto di Putin a dare nuova concretezza alla ragnatela energetica del Cremlino: usando un pc, il premier ha avviato il Nord Stream immettendo il primo gas tecnico prima di abbracciare l'amico Schroeder, che e' anche il presidente del consorzio per il gasdotto nordico.

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