Cda Generali per la sfiducia a Giovanni Perissinotto

MILANO, 2 GIU – Ha preso il via il Cda straordinario delle Generali. Sul tavolo del board della compagnia assicurativa c’è la sfiducia al capoazienda, Giovanni Perissinotto.

Poco prima dell’inizio del Consiglio di Amministrazione era intervenuto Diego Della Valle di Tod’s: “Andiamo a sentire chi ha messo insieme questo pasticcio e ci spiegheranno cosa è successo”. ”Forse chi ha alzato questo polverone doveva tenere conto soprattutto di cosa tutto questo comporta a livello di credibilita’ fuori dall’Italia”.

“Mi pare che la prima sconfitta l’abbiamo ottenuta, ora vediamo cosa succede”. E ancora Della Valle ha sottolineato che ”l’unica cosa, purtroppo, spiacevole è che, comunque vada, chi sicuramente non ha vinto è la credibilità del nostro Paese sui mercati internazionali”.

Nello scontro in atto sull’amministratore delegato delle Generali è interventuo anche un ex ambasciatore Usa in Italia: Mel Sembler, attuale responsabile della finanza per la candidatura di Mitt Romney. ”L’iniziativa di rimuovere Perissinotto come CEO di Generali – scrive Sembler in una lettera al presidente delle Generali, Gabriele Galateri di Genola – è mal concepita e trasmette una immagine negativa della business community italiana al mondo esterno”.

Per Sembler ”Perissinotto è stato uno dei più capaci manager che abbia mai conosciuto, in Italia o all’estero. Ha guidato la società per molti anni con grande capacità e integrità, avendo sempre a cuore il miglior interesse di Generali”.

”Estrometterlo in questo momento, quando c’è grande preoccupazione per la stabilità delle istituzioni finanziarie italiane – aggiunge – manda un messaggio negativo agli investitori, generando dubbi sulla corporate governance e la capacita’ dell’Italia di affrontare le grandi sfide che la circondano”.

”Rimuoverlo ora e in questo modo – scrive ancora Sembler chiedendo di leggere la lettera nel cda di domani – danneggia la reputazione non solo di Generali, ma dara’ un colpo alla fiducia nell’abilità dell’Italia di gestire la grave crisi finanziaria che sta ora affrontando”.

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