Il peggio della crisi europea è passato ma manca ancora un provvedimento che regoli la speculazione. Una misura che potrebbe essere una tassa o che agisca sui margini di deposito nei prodotti derivati.
E’ quanto ha sostenuto Giovanni Perissinotto, amministratore delegato e group ceo di Generali, in un’intervista al Giornale.
Sulla situazione del gruppo che da poco ha inaugurato la nuova governance di Geronzi, Perissinotto è ottimista e riguardo all’esposizione con i Pigs, i titoli spazzatura, ha detto che un possibile default «avrebbe un impatto sulla nostra capitalizzazione minore del 10%. I nostri principali concorrenti presentano percentuali superiori alle nostre».
Infine per quanto riguarda le prospettive anche per il resto dell’anno Perissinotto ha affermato che i risultati incoraggianti dei primi mesi del 2010, (utile netto quintuplicato rispetto al primo trimestre 2009) fanno ben sperare in positivo. «Sui danni, il 2010 – ha aggiunto – resta un anno in cui i clienti avranno una grande attenzione alle spese, la congiuntura non è ancora favorevole. Ma nel complesso questo sarà un buon anno e siamo già avanti rispetto al budget».